Non si ferma e si consolida il cammino del progetto “ForLìbano” per il quale si sta anche costituendo un comitato che prosegua il percorso di solidarietà iniziato poco più di un anno fa. Tutto nasce infatti nell’agosto del 2021, dalla lettera scritta al sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dal colonnello Marco Licari, allora in missione a Tiro con il 66° reggimento fanteria aeromobile su mandato di Unifil. Moltissimi gli aiuti partiti dal grande cuore di Forlì e arrivati in Libano grazie all’opera del 66° e del suo comandante: dai medicinali al materiale sanitario, scolastico e anche sportivo e musicale.
Ora però è il momento di incrementare le possibilità di autonomia «di una comunità che impressiona per la sua forza e il suo orgoglio – sottolinea Davide Rosetti, presidente del Comitato contro la fame nel mondo di Forlì –, e che ha portato a termine l’installazione dei pannelli in tempi record, un segno della voglia di uscire da un tunnel di una popolazione che aveva un tenore di vita pari al nostro».
I promotori di ‘ForLìbano’ (nella foto) hanno presentato ieri i risultati di oltre un anno di lavoro e sono più che mai intenzionati a proseguire. E, allo scopo di garantire una continuità all’iniziativa, hanno deciso di costituirsi in Comitato. “Vogliamo dare una forma giuridica all’organizzazione, che ne garantisca la solidità e anche la continuità – ha spiegato il sindaco Zattini –. Inoltre, è nostra intenzione ampliare la rete dei sostenitori ed entrare in relazione anche con la Regione”.
Tra le varie iniziative sono stati attivati per l’anno scolastico 2022-2023 momenti di lavoro comune tra istituti libanesi e scuole forlivesi, in particolare l’Istituto Tecnico Industriale Marconi, l’IstitutoComprensivo numero uno Diego Fabbri e alcuni ragazzi del Liceo Classico Morgagni. Progetti di collaborazione, conoscenza e scambio con altrettanti istituti ibanesi. In questo senso è già previsto l’arrivo in primavera di alcuni studenti libanesi che saranno ospitati da famiglie forlivesi.
A partire dai ragazzi delle superiori sino a quelli delle medie ed elementari sarà così possibile abbracciarsi in un momento di reciproca conoscenza e fratellanza, perché ciò che conferisce davvero valore al progetto ForLìbano non è tanto il “dare cose” ma il farlo attraverso una vera condivisione. L’obiettivo comune è costruire uno spirito di fratellanza che vada molto oltre quello che potrebbe altrimenti essere un mero gesto materiale, sicuramente importante ma non sufficiente.