Linee guida per social network dopo caso freelance sospeso

Quello che state facendo potrebbe danneggiare la reputazione del giornale? Allora astenetevi dal farlo. Rispettate i lettori ed evitate di prendere posizione politica. Potrebbero riassumersi in queste frasi le linee guida sul comportamento che i giornalisti del New York Times dovranno tenere da oggi in poi sui social network. Il documento è stato pubblicato dopo la sospensione per quattro settimane decisa nei confronti di un freelance che aveva offeso una scrittrice su Twitter.

Andrew Goldman, collaboratore del New York Times Magazine, è stato sospeso – riportano i media americani – dopo un botta e risposta con la scrittrice Jennifer Weiner, nella quale sosteneva che lei “avrebbe voluto avere l’opportunità di andare a letto con qualcuno per fare carriera”. La frase del giornalista è stata oggetto di polemica interna, sfociata nella sua sospensione. Il public editor del quotidiano, Margaret Sullivan, definendo il tweet del collaboratore “offensivo e irriverente”, ha quindi inviato le linee guida ai giornalisti della testata, freelance compresi.

“Dovremmo sempre trattare Twitter, Facebook e le altre piattaforme dei social media come attività pubbliche – si legge nel documento -. Il vostro comportamento online dovrebbe essere appropriato a quello di un giornalista del Times. I lettori assoceranno inevitabilmente con il Times qualsiasi cosa pubblichiate sui social media”. Il documento si spinge anche più in là. “Abbiate cura di evitare che qualsiasi cosa diciate online mini la vostra credibilità come giornalisti – prosegue -. I membri della redazione dovrebbero evitare di scrivere editoriali o di promuovere opinioni politiche. E dovremmo essere civili, anche nelle critiche, evitando attacchi personali e osservazioni offensive”.

L’invito è a trattare i lettori “in privato non meno rispettosamente di quanto facciamo in pubblico. Bisogna essere civili sia che uno scambio avvenga personalmente, sia che avvenga per telefono, per lettera o online”. In conclusione un principio generale: “Quando siete in dubbio, chiedetevi se una data azione potrebbe danneggiare la reputazione del Times. Se è così, è probabilmente una cattiva idea”.

Fonte: ANSA, 18 ottobre 2012

 

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