16 ottobre 2012. Forze dell’Esercito e della Polizia afgani operanti nell’area del Regional Command West di Isaf, il comando su base brigata alpina ‘Taurinense’ che fa capo al generale Dario Ranieri, stanno intensificando le loro attività nella regione con una serie di operazioni pianificate e condotte con il sostegno dei militari italiani.
In particolare, nella provincia di Farah sono state fermate ventisei persone sospette di appartenere ad una cellula di insorti e sono state ritrovate e fatte brillare quattro bombe rudimentali. Nel distretto di Bala Baluk sono stati scoperti due depositi di munizioni ed esplosivo mentre in quello di Bakwa l’importante asse di comunicazione, la strada 515, è stato pattugliato senza interruzione tra martedì e mercoledì e, passando per i villaggi, è stata fornita assistenza medica alla popolazione. Nel distretto di Shindand è continuato il controllo sui 250 chilometri della Highway 1 e Highway 8.
Nell’ultima settimana le attività sul terreno si sono concentrate nella provincia di Farah, dove venerdì scorso oltre 700 militari della 2^ brigata del 207° Corpo accompagnati dai Military advisory team italiani hanno fermato a Shewan – località a circa 50 km a est di Farah – ventisei persone sospettate di far parte della cellula di insorti attiva nel distretto di Bala Baluk e ritenuta responsabile di una serie di attacchi portati contro le forze di sicurezza locali.
All’operazione, durata 48 ore, hanno preso parte forze del 9° reggimento alpini dell’Aquila – ed elicotteri statunitensi, i quali hanno evacuato due soldati afghani rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno telecomandato. Altre quattro bombe rudimentali sono state ritrovate e fatte brillare dai militari della 2^ brigata.
Nella giornata di giovedì unità dell’Esercito e della Polizia afgana hanno scoperto due depositi di materiale esplosivo e munizioni a circa 25 chilometri a nord di Bala Baluk. L’operazione, condotta in partnership con i militari italiani della task force south, si è conclusa con il ritrovamento di 1 bomba da aereo, 2 razzi Rpg, 2 razzi da 122 mm e 13 sub-munizioni che sono stati distrutti sul posto dai genieri del 32° reggimento di Torino inquadrati nella task force south. L’attività è stata inoltre monitorata dall’alto dai velivoli senza pilota ‘Raven’ del 41° reggimento di Sora allo scopo di verificare l’assenza di minacce dirette.
Un’altra importante operazione di controllo del territorio si è svolta nel distretto di Bakwa, dove gli uomini del 3° Kandak (battaglione) della 2^ brigata – insieme a una compagnia della task force south east formata da alpini del 2° reggimento di Cuneo – hanno pattugliato senza interruzione tra martedì e mercoledì la strada 515, un importante asse di comunicazione che collega la base operativa avanzata ‘Lavaredo’ al passo di Kormalek, che costituisce il passaggio obbligato per accedere al capoluogo della provincia.
Lungo la strada erano recentemente stati ritrovati numerosi ordigni esplosivi piazzati dalle cellule di insorti attive nella zona. L’operazione, tesa a garantire la libertà di movimento nel distretto di Bakwa, ha visto anche le pattuglie entrare in contatto con i principali villaggi della zona dove i medici italiani hanno prestato assistenza medica alla popolazione. Alle attività sul campo hanno partecipato anche assetti ‘Raven’ del 41° reggimento di Sora e del 232° trasmissioni di Avellino, oltre agli specialisti del 32° genio che hanno distrutto una bomba rudimentale trovata lungo l’itinerario della pattuglia. Tutte le fasi dell’operazione sono state sorvegliate da un velivolo senza pilota ‘Predator’ del task group ‘Astore’ dell’Aeronautica militare.
Continua intanto l’opera delle forze di sicurezza afgane in partnership con la task force centre di stanza a Shindand, concentrata sul controllo del tratto della ‘Highway 1’ (detta anche Ring Road) che si estende dal limite della provincia di Farah fino a Herat e sulla strada ‘Highway 8’ che parte dal capoluogo e raggiunge il confine settentrionale dell’Afghanistan con il Turkmenistan. Le due arterie si sviluppano per 250 km e assorbono la parte principale della circolazione nella regione ovest.
Le pattuglie della task force centre – costituita sulla base del 3° reggimento alpini di Pinerolo – si svolgono con blindati ‘Lince’ e ‘Freccia’ (questi ultimi del 9° reggimento fanteria ‘Bari’) e avvengono in stretto coordinamento con i checkpoint fissi dell’Esercito e della Polizia di Kabul posizionati lungo il principale asse di comunicazione nord-sud della regione occidentale dell’Afghanistan a garanzia della libertà di movimento di persone e merci. Un distaccamento di alpini della task force è schierato inoltre all’importante posto di confine di Islam Qalah a sostegno della Polizia di frontiera afghana nell’azione di controllo del traffico con l’Iran.
Redazione