Il generale di corpo d’armata Salvatore Farina, capo di stato maggiore dell’Esercito, ha fatto visita giovedi all’Accademia militare di Modena. Dopo gli onori militari presso il Palazzo Ducale, è stato ricevuto dal comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale e dal comandante dell’Accademia, generale di brigata Rodolfo Sganga, con i quali si è intrattenuto per una breve office call.
Il generale Farina ha in seguito incontrato gli allievi ufficiali del primo e del secondo anno formativo, i rispettivi comandanti di battaglione e di reggimento e il personale del quadro permanente dell’Accademia.
“A pochi giorni dal termine del mio mandato triennale, quale capo di stato maggiore dell’Esercito – ha detto il generale Farina – ho ritenuto doveroso far visita a questo Istituto che ha segnato per me l’inizio della mia carriera”.
Nel ricordare gli anni trascorsi tra le mura di quello che è l’Istituto di formazione militare più antico del mondo, il capo di Sme ha raccontato alcuni episodi del suo passato da allievo ufficiale, quando l’Italia e l’Esercito erano profondamente diversi da quelli di oggi, quando la Forza armata cominciava a muovere i primi passi in un contesto internazionale segnato dalla guerra fredda e dalle prime missioni all’estero, come l’intervento in Libano nel 1982.
Da allora è cambiato molto, la leva obbligatoria è stata sospesa, sono cambiati i mezzi, gli strumenti, è cambiato lo stesso modo di essere al servizio della collettività. Rivolgendosi agli allievi, il generale Farina li ha esortati a guardare al futuro, ai cambiamenti tecnologici che li attenderenno nel prosieguo della loro carriera, ma sempre tenendo presente quei valori e principi immutabili dell’essere soldati: “Si diventa veri comandanti con il sudore, con il sacrificio, con la disciplina, ricordando sempre che noi comandanti serviamo la Patria, i cittadini e il nostro personale”.
L’Accademia militare rappresenta il luogo ove si è consolidato il legame di intensa e duratura solidarietà tra generazioni di ufficiali che si sono susseguite tra le mura del Palazzo Ducale di Modena, e che costituisce linfa vitale e componente imprescindibile dell’intera vita militare. Fino al 16 febbraio 2021 è aperto il bando di concorso per l’ammissione di 150 allievi al primo anno del 203° corso.