7 maggio 2012. Proseguono le visite al corpo d’armata di reazione rapida della Nato in Italia (Nrdc-Italy) da parte di personalità di spicco della scena politica e istituzionale italiana. Oggi è stata la volta dell’onorevole Marco Airaghi, direttore generale dell’agenzia industrie difesa (Aid) e consigliere del ministro della Difesa per le attività aerospaziali.
La visita rientra nell’ambito delle attività istituzionali dell’onorevole Airaghi e gli ha permesso di approfondire la conoscenza dell’organismo Nato, al fine di acquisire elementi utili allo svolgimento degli incarichi ricoperti per il dicastero della Difesa.
Dopo una breve presentazione sui cenni storici, compiti e principali attività del corpo d’armata, l’onorevole, nato a Gorla Minore (VA) a pochi chilometri dalla base Nato, ha incontrato una rappresentanza del personale nazionale e internazionale. A seguire ha effettuato un giro dell’infrastruttura.
Prima di lasciare la caserma Mara, l’onorevole Airaghi ha detto: “Sono molto soddisfatto degli esiti di questa visita. Ero già stato qui nell’ottobre del 2009, nell’occasione dell’inaugurazione dell’asilo nido, e non posso che confermare che la caserma Mara rappresenta un valore aggiunto per il territorio. L’Italia e l’Alleanza possono guardare al corpo d’armata di Solbiate come a una delle realtà di eccellenza del nostro Paese”.
Nrdc-Italy si costituisce il 1° novembre 2001 a Solbiate Olona su iniziativa nazionale per rispondere alle mutate esigenze dell’Alleanza Atlantica di dotarsi di reparti a elevata prontezza operativa. Il comando è caratterizzato da una spiccata componente multinazionale e interforze e risulta composto per il 75% da militari italiani e per il restante 25% da personale straniero proveniente da 14 nazioni alleate: Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d‘America, Turchia e Ungheria.
L’agenzia industrie difesa è un ente di diritto pubblico istituito come strumento di razionalizzazione e ammodernamento delle unità industriali del ministero della Difesa (D.Lgt. n.300/99). L’Aid opera secondo criteri industriali sotto la vigilanza del ministro della Difesa, con la missione di portare all’equilibrio economico gli stabilimenti industriali assegnati in gestione, in una logica di creazione di valore sociale ed economico per lo Stato e la collettività.
Redazione