“Rain of Fire”: questo il nome in codice dell’ultima esercitazione condotta dal 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” nel poligono militare di Carpegna (Pu). L’attività, che si è svolta in due fasi distinte, è iniziata con un’infiltrazione notturna del plotone esploratori, che ha svolto un’acquisizione degli obiettivi e la successiva richiesta d’intervento alle unità mortai. Nella seconda fase sono state testate le capacità operative del plotone mortai pesanti, del plotone supporto alla manovra e del plotone esploratori nelle attività di calcolo dei dati di tiro, impiego dei mortai, osservazione del fuoco e valutazione degli effetti sugli obiettivi.

L’esercitazione “Rain of Fire” conclude un iter formativo durato otto settimane sviluppato attraverso una costante progressione formativa al termine della quale il personale del “Trieste” è stato abilitato all’impiego del mortaio pesante Thomson da 120 millimetri e medio Expal da 81 millimetri, in dotazione all’Esercito. La validazione dei nuovi mortaisti è stata condotta da una commissione esaminatrice della Scuola di Fanteria e si è conclusa con il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L’evento addestrativo, svoltosi nel pieno rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, ha visto piena soddisfazione da parte del comandante del reggimento, il colonnello Marco Licari, che si è congratulato con il proprio personale “per l’impegno profuso e i risultati raggiunti”.

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