10 giugno 2011. Si è concluso in questi giorni il secondo corso che gli artificieri italiani di ISAF hanno tenuto a favore della polizia afgana per conoscere ed evitare la minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati (IED).
Venti poliziotti, provenienti da diversi distretti della provincia di Herat, hanno seguito il corso articolato in due fasi, quella teorica e quella pratica. Nella prima fase i frequentatori hanno imparato la teoria degli ordigni realizzati artigianalmente e le diverse tecniche utilizzate per riconoscere la minaccia, nella seconda il miglior modo per reagire.
“L’obiettivo del corso è quello di indottrinare il personale della polizia afgana sulla minaccia degli IED, permettendogli di operare in sicurezza, dando loro informazioni tecniche e suggerimenti per riconoscere ed identificare gli ordigni esplosivi improvvisati”, ricorda il capitano Marco Arculeo, capo della squadra anti IED di Herat. “I poliziotti afgani – continua l’ufficiale –, scoperto un ordigno e attuate le procedure iniziali, devono essere in grado di proteggere i loro uomini e la popolazione nell’attesa dell’intervento della squadra specializzata per la disattivazione. Ci auguriamo che questo corso aiuti a salvare molte vite”.
“Il corso è stato utilissimo, abbiamo imparato molte cose nuove” ha affermato il maggiore Nasar Ahmad del distretto di polizia di Zindah, “abbiamo imparato le tecniche migliori per perquisire veicoli e persone, il corso è stato molto realistico”.
Nelle lezioni pratiche i poliziotti hanno dovuto affrontare situazioni realistiche. Per le simulazioni sono stati utilizzati veri componenti di ordigni improvvisati e reali tecniche di occultamento.
Fonte: Contingente italiano in Afghanistan