Un implacabile veterano, il comandante alla Full Metal Jacket prima ammirato come un eroe, poi temuto e infine ripudiato come criminale di guerra dai suoi stessi Navy Seals. Il sottufficiale capo Edward Gallagher (nella foto), 40 anni, e’ al centro dello scontro che ha contrapposto la Marina Usa al presidente, Donald Trump, in quello che e’ diventato il crimine di guerra piu’ discusso degli ultimi anni.
Al termine di un processo aperto davanti alla corte marziale, la Marina aveva deciso di espellere Gallagher, ma il presidente, in qualita’ di Comandante in capo, si e’ opposto. Il caso ha diviso il Paese: per alcuni “Blade”, come e’ soprannominato, e’ un eroe uscito assolto dal processo, per altri l’uomo che ha disonorato l’America. Figlio di un ufficiale uscito dall’Accademia militare di West Point, Gallagher nel ’99, a vent’anni, era entrato nella Marina come medico e dislocato in Iraq, ma il suo obiettivo era combattere, non curare. E’ stato uno dei pochi medici a completare il corso di tiratore scelto. Nel 2005 si e’ unito ai Seals, gruppo elite della Marina. Sempre in prima linea, tra Iraq e Afghanistan, Gallagher ha ottenuto una serie di Stelle di bronzo per il coraggio mostrato, fino a guadagnarsi l’incarico piu’ prestigioso: quello di comandante del Team 7, il commando speciale formato dai migliori uomini dei Seals. Gallagher era un’icona vivente, con un soprannome conquistato in battaglia: “Blade”, lama.
Ma quando, nell’autunno dell’anno scorso, e’ stato arrestato, dalla sua biografia militare e’ emerso un lato oscuro, fatto di violenze, vilipendio dei morti, minacce. Gli episodi contestati sono avvenuti a Mosul, Iraq, nel 2017. Qui, dopo un conflitto a fuoco con appartenenti all’Isis, avvertito via radio che i medici americani stavano cercando di salvare uno dei feriti, un ragazzo di 17 anni, Gallagher si era presentato, aveva afferrato un coltello e colpito decine di volte il ragazzo al collo e al torace, uccidendolo. Il sottufficiale era stato, inoltre, accusato di aver sparato, a freddo, su alcuni civili inermi: aveva ucciso una ragazza con indosso l’hijab a motivi floreali mentre stava camminando lungo un fiume, e un anziano mentre portava una brocca d’acqua. In piu’ di un’occasione si sarebbe scattato selfie accanto alle vittime.
Alcuni compagni di reparto avevano deciso di rompere la consegna del silenzio e testimoniato contro il loro comandante. A fine giugno si era tenuto il processo davanti alla corte marziale, durante il quale erano emersi altri particolari inquietanti: nella sua abitazione era stata trovata una granata disinnescata, ed erano affiorate le minacce di morte che Gallagher aveva rivolto ai compagni, se avessero continuato ad accusarlo. Uno dei testimoni aveva cambiato versione dei fatti: aveva confessato di essere stato lui a dare il colpo di grazia al ragazzo ferito, e non Gallagher, per mettere fine alle sue pene dopo che il comandante lo aveva accoltellato. Dopo due settimane, il giudice aveva assolto il sottufficiale dalle accuse di omicidio, tentato omicidio e ostruzione alla giustizia, ma lo aveva condannato per i selfie accanto ai corpi, quello che la difesa del soldato aveva
definito uno “humor nero in voga tra i militari”. Gli erano stati inflitti quattro mesi di carcere, che lui aveva gia’ scontato. Il giudice, pero’, aveva ordinato di degradarlo, togliendogli il “Tridente”, il simbolo piu’ alto di appartenenza al corpo. La Marina aveva deciso di espellerlo, provvedimento che, oltre a negargli lo stipendio, avrebbe toccato anche il suo diritto alla pensione di veterano.
Dal 2011 la Marina ha espulso 150 marinai dai Seals, senza che mai nessuno si fosse opposto. Per Gallagher, la cui storia era finita sul web, e’ intervenuto Trump in persona. Il presidente si e’ schierato in sua difesa, congratulandosi su Twitter per l’assoluzione. Ma aveva fatto molto di piu’: aveva ottenuto che Gallagher non fosse confinato agli arresti durante il processo e gli aveva restituito i gradi. La decisione ha suscitato la reazione indignata dei vertici militari e di molti veterani. Il segretario alla Marina, Richard Spencer, si e’ dimesso dopo essere entrato in conflitto con il presidente. Gallagher ha ringraziato Trump su Instagram, scrivendo: “Credo davvero che siamo fortunati ad avere un Comandante in capo che difende i nostri combattenti”.
Foto: dailyviews