di Carmelo Abisso
Al Centro ippico dell’Accademia Militare di Modena si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto “In sella alla vita”, quarto step dell’iniziativa relativa agli Interventi assistiti con animali posta in essere dall’Istituto. Con il comandante, generale di brigata Rodolfo Sganga, erano presenti la dirigente l’ufficio scolastico regionale per l’Emiia Romagna, Silvia Menabue, la responsabile del progetto, Angela Ravaioli e il rappresentante del Lions Club Modena Host, Pierluigi Forghieri.
Il progetto, rivolto a studenti con differenti abilità degli istituti di istruzione primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado della provincia di Modena, ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna ed è realizzato in stretta sinergia con le locali autorità scolastiche. Nasce dalla donazione a favore della Onlus “Il Paddock” dei proventi delle iscrizioni della manifestazione podistica “Modena di corsa con l’Accademia Militare”, che quest’anno ha raggiunto la venticinquesima edizione, mentre il Lions Club Modena Host si è fatto carico di sponsorizzare il restauro ed il recupero storico ed architettonico delle sale interessate alle lezioni frontali ed ai laboratori.
“Voglio assicurare la continuità di questo progetto meraviglioso ereditato dal mio predecessore – ha detto il generale Sganga nell’intervento introduttivo – dando maggiore slancio e ampliandolo. Una sinergia con l’obiettivo dell’integrazione sociale tra attori diversi con obiettivi comuni”.
La dirigente Menabue ha sottolineato come l’esperienza di collaborazione con l’Accademia sia motivo di grande orgoglio. “Il progetto si rivolge alle fasce più deboli con bisogni educativi speciali. Progetto meritorio, un percorso di integrazione e inclusione della scuola modenese, con la cura delle figure più deboli”.
“E’ una occasione per rinnovare l’impegno dei Lions: servire la comunità – ha detto il dottor Forghieri – Si effettuerà il restauro delle colonne delle sale e la configurazione wi-fi per collegare in rete i ragazzi. Ringrazio per l’opportunità di fare un service così significativo”.
La dottoressa Ravaioli ha spiegato il titolo del progetto “In sella alla vita”: andare a cavallo per gioco, per passione per sport, come terapia. L’emozione di conoscere apre le porte al desiderio di apprendere. Tutto passa dalla scuola, dall’educazione e dalla formazione, per dare un ruolo educativo e formativo al progetto. Obiettivo principale, lavorare con portatori di disabilità con elaborati che ogni scuola eseguirà. Con laboratori didattici in stretta collaborazione con gli insegnanti, per elaborare tutta una serie di prodotti.
“Vorrei ringraziare il tenente colonnello Giampaolo Cati – ha concluso il generale Sganga – motore e vulcano di idee, con un cuore grosso così, e insieme a lui gli uomini e le donne in uniforme che realizzano questa iniziativa, dove tutti vincono”.
Il progetto di interventi assistiti con animale cavallo è un progetto ad ampio orizzonte che il comandante dell’Accademia Militare, generale di brigata Rodolfo Sganga, vuole fermamente concretizzare con l’obiettivo di mettere a disposizione di persone con diversa abilità risorse animali (alcuni cavalli) e materiali (uno dei due maneggi coperti dell’Istituto), consentendo la realizzazione di attività dall’elevato valore umano e sociale. Il progetto, ideato lo scorso anno dal comandante pro tempore dell’Istituto, generale di divisione Stefano Mannino, ha visto come primo passo e grazie alla collaborazione di Asd Equilandia Club e Azienda Agricola Villa Forni, la partenza dalle scuderie ducali delle carrozze che, attraverso quattro giorni di viaggio e dopo aver percorso oltre cento chilometri da Modena a Verona, hanno raggiunto Fieracavalli (novembre 2018), permettendo di vivere un’esperienza irripetibile nel suo genere ad oltre cinquanta ragazzi con disabilità e la cui seconda edizione è già in calendario per il prossimo mese di novembre. Il secondo obiettivo realizzato è stato la ripresa, nel mese di gennaio di quest’anno e dopo quasi venti anni di interruzione, dell’attività di ippoterapia a favore di giovani e adulti con diversa abilità presso il Centro ippico dell’Istituto, attraverso la partnership con la Onlus “Il Paddock”. La terza tappa (domenica 9 giugno scorso), è stata lo svolgimento presso il Centro ippico del primo meeting di dressage paralimpico, organizzato dall’Accademia Militare, grazie alla collaborazione della Federazione Italiana Sport Equestri, del Centro Sportivo Italiano e dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, manifestazione sportiva che ha visto trenta paratleti cimentarsi nelle tre categorie del dressage.