Nella zona militare dell’aeroporto di Erbil si è svolta il 7 agosto la cerimonia di avvicendamento al comando dell’airmobile task group “Griffon”, unità di elicotteri UH90 dell’Aviazione dell’Esercito italiano impiegata nella missione in Iraq con compiti di air mobility nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve.
Alla presenza del comandante del contingente italiano e direttore dell’addestramento della coalizione anti-Daesh, generale di brigata Paolo Attilio Fortezza e della console d’Italia in Erbil, Serena Muroni, il task group su base 5° reggimento Rigel di Casarsa della Delizia ha passato ufficialmente il testimone ai colleghi del 7° reggimento Vega di Rimini.
Il generale Fortezza durante il suo intervento si è complimentato con il personale del task group “Griffon” per l’ottimo lavoro svolto durante il proprio mandato in teatro e ha augurato buon lavoro al nuovo comandante.
L’avvicendamento avviene dopo sei mesi di intensa attività di trasporto aereo svolta alle dipendenze operative della Combat aviation brigade a guida americana, la task force “Warhawk” e condotta in collaborazione con la task force “Gunfighter”, reparto elicotteri dell’US Army aviation di stanza a Erbil.
A testimonianza del legame professionale creato con i colleghi italiani, una folta rappresentanza di militari Usa delle task force Warhawk e Gunfighter ha assistito alla cerimonia. Tra questi, i comandanti, il personale di staff ed equipaggi di volo degli elicotteri UH60 Black Hawk, AH64 Apache e CH47 Chinook che hanno svolto numerose missioni di trasporto in formazioni miste con gli UH90 italiani.
Il passaggio di consegne tra i gruppi di volo del 5° e del 7° reggimento, i due reparti di volo della brigata aeromobile “Friuli”, si ripete periodicamente dal 2016, quando il task group Griffon, con elicotteri d’attacco Mangusta, elicotteri da trasporto tattico UH90 e una componente di operatori del 66° reggimento fanteria aeromobile, fu schierato su Erbil con compiti di Personnel Recovery.
Il contributo dei militari dell’Aviazione dell’Esercito italiano si aggiunge all’impegno degli altri militari delle Forze armate italiane che operano all’interno dell’Operazione Inherent Resolve con il compito di addestrare le Forze di Polizia e di Sicurezza irachene e curde a contrastare la minaccia di Daesh in Iraq.