di Carmelo Abisso
Alla presenza del comandante dell’Accademia militare, generale di divisione Stefano Mannino, si è svolta oggi a Modena la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2017-2018 dell’istituto.
Presenti le autorità locali, con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il prefetto Maria Patrizia Paba, il presidente della provincia, Gian Domenico Tomei e il rettore Angelo Andrisano. Tra le autorità militari, il comandante della Scuola ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, generale di divisione Riccardo Galletta, il comandante dei Trasporti e Materiali, maggiore generale Arnaldo Della Sala, il comandante del Corpo degli ingegneri, tenente generale Paolo Giovannini e il comandante della Sanità e Veterinaria, maggiore generale Antonio Battistini.
La cerimonia è iniziata con la consegna dei premi agli allievi particolarmente distintisi negli studi universitari, nelle attività tecnico-professionali e ginnico-sportive al termine del 2° anno. Quale atto conclusivo del biennio accademico trascorso a Modena, il caposcelto di reggimento, Christian Nutricato, ha consegnato al comandante dell’Accademia il gagliardetto del 199° corso “Osare”, che sarà conservato nella sala del museo storico dedicata alla custodia delle memorie dei corsi accademici.
Nel suo saluto agli allievi che lasciano la città, il sindaco Muzzarelli ha confermato l’affetto e la vicinanza dei cittadini modenesi all’Accademia militare ed all’istituzione che essa rappresenta, evidenziando il delicato compito affidato agli uomini e alle donne in uniforme. “Dopo due anni, allievi del corso “Osare, porterete con voi il ricordo di una città aperta, accogliente ed ospitale. Città, Accademia e Università sempre più unite. Palazzo ducale luogo di studio e formazione, dove si sente un forte impulso alla vita sociale di Modena. Siate orgogliosi, allievi, perchè avete scelto una missione, un impegno, un ruolo per la pace e la sicurezza, con coraggio, altruismo e amore per la Patria”.
Il generale Mannino, nell’intervento conclusivo, ha ricordato il suo commiato da Modena. “Nel 1987 ero schierato nel cortile d’onore come voi. Dal cassetto dei ricordi ho tratto un fattore di comunione, un misto di paura e consapevolezza. Saremo stati in grado di darvi quella preparazione ? All’epoca ero timoroso, ma devo dire di si, oggi siamo certi di avervi dato il massimo. Sono stati due anni intensi, l’Accademia è un istituto che si basa sul rigore e sulla disciplina, con i quali l’istituzione riesce a superare i cambiamenti. Al passo con i tempi, con solide basi etiche, valoriali e morali. Questa è una scuola di vita che ci permette di essere ottimi cittadini di cui questo Paese ha bisogno. Ringrazio le famiglie, che rivestono un ruolo fondamentale. Ed ora alcune raccomandazioni: sapere osare, mettersi in gioco assumendosi responsabilità sempre crescenti, per gestire la risorsa più importante, la risorsa umana. Voglio ricordare la figura del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, un lutto che investe anche l’Accademia. Sappiate anticipare il futuro, gli eventi, se no ne sarete travolti. Sappiate comandare con l’esempio, dovete essere voi davanti a quella pattuglia che esce di notte in ricognizione. Sappiate anteporre gli interessi istituzionali a quelli personali. Etica del servire, siate dei degni alfieri, degni difensori delle nostre istituzioni, delle bandiere e degli stendardi. Avete uno zaino pieno di strumenti preziosi, ora sta a voi agire. Chiudiamo oggi gli studi con il ringraziamento ai docenti – ha concluso il generale Mannino – Ringrazio il magnifico rettore Andrisano per il grande supporto di Unimore. Siamo aperti al cambiamento, abbiamo 36 allievi stranieri di 16 paesi, un’Accademia sempre più internazionale, con ottime performance. Con i rintocchi della campana del Dovere, dichiaro chiuso l’anno accademico 2018/2019″.