di Carmelo Abisso

Il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Giuseppe Valotto, ha inaugurato il 2 dicembre a Modena l’ anno accademico 2011/2012 dell’ Accademia militare.

Nell’aula magna dell’Istituto, il comandante, generale di divisione Massimiliano Del Casale, ha saluto le autorità intervenute ed ha ricordato che l’ Accademia militare, fondata il 1° gennaio 1678, la più antica accademia del mondo, è l’istituto di formazione che sovraintende alla preparazione professionale ed universitaria degli ufficiali dell’Esercito e dei Carabinieri. “Un prodotto spendibile, già dai primi anni, delle due importanti Istituzioni, la cui formazione è il fattore cruciale su cui si gioca il futuro dei nostri giovani – ha detto Del Casale – una realtà viva, la nostra, un centro d’eccellenza, il primo gradino di un processo dinamico”.

I 411 allievi ufficiali e i 128 ufficiali frequentatori, tra cui 63 donne, oltre agli insegnamenti tecnico-professionali seguono corsi universitari per il conseguimento di una laurea magistrale in scienze strategiche, giurisprudenza, ingegneria, chimica e tecnologie farmaceutiche, veterinaria e medicina e chirurgia. Presenti 25 frequentatori stranieri – 4 afghani, 4 albanesi, 2 armeni, 1 azero, 10 giordani, 1 iracheno, 1 nigeriano, 1 senegalese e 1 thailandese – che vengono formati presso l’Accademia militare grazie ad accordi di natura politica, per poi poter operare nelle Forze armate dei rispettivi Paesi.

”Il sistema industriale italiano nel mercato globale” il tema dell’intervento di Guidalberto Guidi, presidente ed amministratore delegato di Ducati Energia, che parlando a braccio ha effettuato una analisi della crisi economica e degli effetti sul sistema Italia.

“Stiamo navigando in un mondo non mappato da un pò di tempo, stiamo vivendo un momento di fibrillazione, una gran parte del mondo ritiene che l’euro sia una moneta non più affidabile. Dobbiamo cambiare comportamento – ha detto Guidi – il problema è la capacità di convincere gli investitori internazionali che possiamo restituire il debito pubblico, capitale ed interessi.

Cosa dobbiamo fare ? Questo paese è disposto a fare qualsiasi sacrificio, ma dobbiamo incidere su pensioni, sanità, pubblico impiego. Non si creano più posti di lavoro tra i giovani, occorre fare investimenti nelle infrastrutture, grandi reti, banda larga.

Abbiamo di fronte sfide estremamente difficili – ha concluso Guidi – dobbiamo affrontarle comunque, perché abbiamo tutte le possibilità di saltarci fuori, tutte le carte in regola. Ma, attenzione, perché i feriti non ci saranno, i morti saranno molti”.

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Leonardo Gallitelli, ha rivolto poi un indirizzo di saluto agli allievi ufficiali. “Siate sereni, avete già fatto una scelta di valori, una scelta etica. Il futuro passa dalle vostre menti e dai vostri cuori. Sarete chiamati al sacrificio, alla “gratuità del dare”, orientati al bene comune. Il vostro impegno sarà un moltiplicatore se saprete rispondere serenamente al giudice più severo: la vostra coscienza”.

Ha concluso gli interventi il generale Valotto, ricordando che “insegnare ai nostri allievi “come pensare” e non “cosa pensare”, significa fornire ai nostri giovani gli strumenti fondamentali per svolgere un ruolo da protagonisti nel futuro. La rapida evoluzione degli scenari internazionali e le forti criticità, soprattutto di ordine economico, che interessano attualmente il nostro Paese, possono destare apprensione e creano disorientamento in particolare nei più giovani. L’Accademia prepara gli allievi a poter agire in un Esercito pronto, agile, flessibile e proiettabile, fatto di uomini e donne in grado di comprendere appieno situazioni ben più ampie e complesse di quelle esclusivamente militari e in grado di agire in totale e consapevole autonomia. Dalla mia esperienza nasce dunque la convinzione che la migliore risposta alle incertezze e alle criticità che ci attendono in futuro, sia quella di poter disporre di giovani leaders, motivati, capaci, professionalmente e culturalmente preparati, in grado di far fronte a tali sfide”.

Con queste parole il capo di stato maggiore dell’Esercito ha anticipato i tradizionali rintocchi della “campana del Dovere” – fedele riproduzione della campana donata dalla duchessa Maria Giovanna di Savoia-Nemours, fondatrice dell’Istituto, per rammentare agli allievi il loro dovere istituzionale di incondizionata obbedienza – con i quali si è conclusa l’inaugurazione dell’anno accademico.

 

 

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