15 novembre 2011. Presso “Villaggio Italia” a Belo Polje, ha avuto luogo oggi il passaggio di responsabilità alla guida del contingente italiano e del Multinational battle group west della Kfor.
Il 2° “Vicenza”, comandanto dal colonnello Andrea Borzaga, ha sostituito il 21° “Trieste” agli ordini del colonnello Vincenzo Cipullo.
La massima autorità militare italiana intervenuta alla cerimonia è stato il generale di corpo d’armata Giorgio Cornacchione, Comandante operativo di vertice interforze della Difesa (Coi), il quale ha ringraziato gli artiglieri del 21° “Trieste” per l’ottimo lavoro fatto a favore della pacificazione dell’intera area balcanica.
All’evento erano presenti anche il generale di divisione tedesco Erhard Drews, comandante della Kfor, il generale di brigata Francesco Diella, Italian senior representative, e numerose autorità civili, religiose e militari della Nato.
Nel corso della loro missione, gli artiglieri di Foggia hanno garantito la sicurezza di due siti sensibili dal punto di vista culturale, storico e religioso quali il monastero di Visoki a Decani e il patriarcato di Pec. La libertà di movimento dei cittadini kosovari, la realizzazione di un ambiente sicuro sono le altre attività svolte quotidianamente dagli artiglieri del “Trieste” con pattuglie, posti di controllo ed un servizio di vigilanza supportando Eulex (European union rule of law mission in Kosovo) e la polizia locale (KP).
Tra le attività svolte dal 21° reggimento, merita particolare attenzione la cooperazione civile e militare che ha visto la realizzazione di progetti finalizzati a promuovere lo sviluppo agricolo, la zootecnica, il comparto agro-alimentare, le infrastrutture agricole e la collaborazione con le organizzazioni governative e non presenti nella parte Ovest del Kosovo.
Per il 2° reggimento artiglieria terrestre “Vicenza” con tradizioni alpine e di stanza a Trento si tratta della prima missione fuori dal territorio nazionale. Il colonnello Borzaga con i suoi soldati insieme a quelli sloveni, austriaci e svizzeri, continueranno a svolgere i delicati compiti loro assegnati in aderenza della risoluzione 1244 (1999) delle Nazioni Unite per sostanziare e rendere operativo il motto: “Together as One”.
Fonte: Stato Maggiore Difesa