di Paolo Cagnoni
In un editoriale di grande impatto pubblicato sul Daily Telegraph, Sir Ben Wallace, ex ministro della Difesa del Regno Unito fino alla fine del 2023, ha lanciato un durissimo monito sul futuro della diplomazia internazionale e sulle implicazioni delle politiche estere di Donald Trump, paragonandole a quelle di Neville Chamberlain nel 1938.
Mentre il mondo si riunisce a Monaco di Baviera per la Conferenza sulla sicurezza, Wallace avverte che il “tanfo dell’appeasement” è tornato a farsi sentire, evocando la famosa conferenza che segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, quando il Primo Ministro britannico Chamberlain cercò di negoziare con Adolf Hitler in cambio di una “pace dei nostri tempi” che si rivelò essere una tragica illusione.
Il pericolo di un accordo con Putin
Wallace è durissimo nei confronti di Trump, che sembra intenzionato a porre fine alla guerra in Ucraina attraverso una sorta di “capitolazione” alle richieste di Vladimir Putin. Il paragone con Chamberlain è diretto e senza mezzi termini: se l’ex presidente americano dovesse piegarsi alle richieste del leader russo, si ripeterebbe un errore storico simile a quello che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale.
“Quando Chamberlain tornò a Londra nel 1938 proclamando di aver ottenuto ‘la pace dei nostri tempi’, Winston Churchill gli rispose: ‘Potevate scegliere tra la guerra e il disonore. Avete scelto il disonore e avrete la guerra’”, ricorda Wallace. La stessa, secondo l’ex ministro della Difesa, potrebbe accadere oggi, con l’Occidente che, cedendo alla pressione russa, potrebbe alimentare un conflitto ancora più ampio.
La proposta di pace di Trump: un pericolo per l’Ucraina
Wallace denuncia anche la proposta di pace che Trump porta avanti prevede un accordo elaborato senza il coinvolgimento degli alleati europei e, soprattutto, di Kiev. Trump, infatti, considera l’America il principale finanziatore della resistenza ucraina e ritiene di poter stabilire le condizioni di un accordo, anche a discapito degli interessi di un partner come l’Ucraina.
In questa ottica, l’esclusione di Kiev dalla Nato sembra essere uno degli elementi chiave, ma Wallace avverte che non vi è alcuna garanzia che Putin si accontenti di quanto già conquistato, rischiando ulteriori perdite territoriali per l’Ucraina.
Tradimento e promesse infrante
Un altro punto sollevato da Wallace riguarda il tradimento delle promesse fatte all’Ucraina. Nel 1994, infatti, la sicurezza di Kiev fu garantita in cambio della rinuncia alle sue armi nucleari, ma nel 2014, con l’annessione della Crimea da parte della Russia e la guerra nel Donbass, l’Occidente ha fallito nel mantenere i propri impegni.
Ora, secondo Wallace, un’ulteriore “cedimento” da parte degli Stati Uniti non farebbe che minare la fiducia dell’Ucraina nei confronti dei suoi alleati, già scossa dalle azioni della Russia e dalle promesse mai mantenute.
L’errore di Trump e la minaccia della Russia
L’ex ministro britannico sottolinea quello che secondo lui è l’errore fondamentale di Trump, che considera la Cina come la principale minaccia alla supremazia americana, ma ignora o sottovaluta la minaccia rappresentata dalla Russia. Una posizione discutibile, quella dell’ex ministro, vista l’espansione anche militare di Pechino. E il fatto che la popolazione cinese è enormemente superiore in numero a quella Russa, elemento fondamentale in caso di conflitto
Wallace invece sostiene che la Russia, come dimostrato dalla sua invasione dell’Ucraina, è pronta a intraprendere una guerra vera e propria per proteggere i suoi interessi, e che l’America potrebbe presto trovarsi a dover affrontare una minaccia diretta in Europa, con Putin che guarda già a territori come l’Alaska e l’Artico.
La posizione di Wallace è chiara: la storia non deve ripetersi. L’Occidente non può permettersi di ripetere l’errore di Monaco del 1938, e la leadership americana, in particolare quella di Trump, deve evitare di cedere alle richieste di Putin, mettendo a rischio non solo l’Ucraina, ma anche la sicurezza globale.
Fonte: The SocialPost.it