Nella Caserma “Guella” di Gorizia, sede del Comando Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, si è svolta oggi la cerimonia militare di saluto del contingente in partenza per l’operazione “Leonte XXXVII” in Libano.
All’evento, presieduto dal comandante delle Forze operative nord, generale di corpo d’armata Maurizio Riccò, erano presenti le autorità militari, civili e religiose del territorio tra cui il prefetto di Gorizia Ester Fedullo, il sindaco Rodolfo Ziberna, il questore Luigi Di Ruscio e una rappresentanza del Comando Brigata e degli assetti che parteciperanno all’operazione “Leonte XXXVII”.
Il comandante della “Pozzuolo del Friuli”, generale di brigata Nicola Mandolesi, ha rivolto un saluto a tutta la città di Gorizia, ai familiari dei militari che saranno impiegati in operazione e ricordato tutte le tappe addestrative ed esercitative che hanno scandito l’approntamento del personale prima dell’impiego estero: “La missione che ci attende richiede la capacità di adeguarsi a scenari complessi con continui, repentini ed improvvisi mutamenti che richiederanno di mettere in campo tutte le capacità e l’addestramento acquisito nel corso degli ultimi mesi. L’attenzione dovrà essere sempre massima e costante perché la missione che ci attende sarà quasi sicuramente molto diversa da tutte le esperienze passate perché saremo impiegati in una delle aree attualmente più instabili di tutto il Medioriente”.
Il generale Riccò nel suo intervento ha ringraziato le autorità per la loro partecipazione, che testimonia l’affetto delle Istituzioni locali per le unità della Brigata “Pozzuolo del Friuli” e per l’Esercito e ha indirizzato un saluto al personale in partenza: “Auguro le migliori fortune a Voi che a breve sarete chiamati ad operare nel delicato teatro operativo libanese quali “caschi blu”. Un colore utilizzato per rendervi facilmente riconoscibili perché destinati al difficile compito di non essere parte ma super partes, non giocatori ma arbitri del rispetto delle risoluzioni assunte dalla comunità internazionale per riportare pace, stabilità e prosperità in Libano, da sempre martoriato da conflitti e tensioni.”
Per la Brigata “Pozzuolo del Friuli” è il settimo mandato in Libano dove assumerà il Comando del Sector West di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon). La “Pozzuolo” aprì l’operazione “Leonte” nel 2006 subito dopo la cosiddetta “Guerra d’estate” tra Israele e le milizie armate di Hezbollah, per poi tornare nel 2008 – 2009 per l’Operazione “Leonte V”, nel 2010 – 2011 per l’Operazione “Leonte IX”, 2013 per l’Operazione “Leonte XIV”, nel 2016 – 2017 “Leonte XXI” e nel 2022 Operazione “Leonte XXXI”.
Oltre al Comando Brigata saranno impiegati: il reggimento “Genova Cavalleria” (4°), che con aliquote del reggimento lagunari “Serenissima”, del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) e del 3° reggimento genio guastatori costituirà il Comando di Italbatt, il reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli” ed aliquote del reparto comando e supporti tattici “Cavalleggeri di Treviso” (28°) costituirà It-Nse (Italian National Support Element). HQ Support sarà costituito dal 11° reggimento trasmissioni. Faranno parte della Joint Task Force Lebanon anche aliquote del reggimento artiglieria a cavallo “Voloire”, 7° reggimento Cimic e del 28° reggimento “Pavia” e Arma dei Carabinieri.
Il mandato della “Pozzuolo del Friuli” sarà quello sancito dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede il controllo della cessazione delle ostilità nel sud del Libano e alla cooperazione con le Forze armate libanesi.