di Carmelo Abisso *

Nella caserma Perotti di Coverciano a Firenze, si è svolta il 14 ottobre la cerimonia di avvicendamento al comando del 78° reparto comando e supporti tattici “Lupi di Toscana” tra il colonnello Carlo Pasqui, cedente e il colonnello Massimiliano Rotundo, subentrante. Davanti al reparto schierato con la bandiera di guerra, alla presenza dal comandante della Divisione Vittorio Veneto, generale di divisione Massimiliano Quarto, ha partecipato all’evento, tra le autorità, il comandante del CME Toscana – costituito il 30 settembre scorso – generale di brigata Michele Vicari. Presente anche il labaro dell’Associazione Lupi di Toscana di Firenze, con il presidente, colonnello Riccardo Grazioli. All’inizio della cerimonia sono stati resi gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona allo storico monumento dei Lupi. Il cappellano militare, don Antonio Di Savino, ha letto la preghiera del Lupo.

Il discorso del comandante del 78° Lupi di Toscana

Comandante, autorità civili e militari, gentili ospiti benvenuti. Miei cari, tre anni fa su questo piazzale mi assumevo la responsabilità di essere il vostro Comandante. Dopo un mese, riconosciuto il vostro immenso potenziale, vi proposi all’alzabandiera l’ambiziosa sfida di divenire il più prestigioso RCST della nostra Forza armata. Ebbene, voi avete creduto in me quanto io ho creduto in voi, avete accettato con entusiasmo quella visionaria sfida e nelle nostre numerose e prolungate attività addestrative siamo divenuti una cosa sola, cementati dalla ferrea volontà di perseguire il nostro comune intento. La sorte aiuta gli audaci e i visionari. Infatti due anni fa sempre su questo piazzale abbiamo ricevuto la nostra gloriosa bandiera di guerra, la fierezza di divenire lupi ci ha dato quell’identità che ci è servita a far diventare il simbolo del lupo il nostro peculiare stile di vita. I nostri antenati romani scelsero il lupo come proprio animale totemico perché ad esso attribuivano le tre principali virtù militari in cui essi si identificavano: il Coraggio, la Tenacia, ma soprattutto la Concordia. Concordia che discende dalla consapevole accettazione della disciplina e della fratellanza che deriva dallo spirito di appartenenza. Ed è così seguendo la via delle tre virtù dei lupi tra le sabbie di Foci Reno e le rocce di Carpegna, siamo diventati un autentico e magnifico branco.

Vi confesso che ogni giorno del mio comando ho fatto quanto mi è stato possibile per meritare l’onore di essere il vostro Comandante. Siamo una unità unica, avvolta da un’aura quasi mistica, fatta di uomini e donne che non si tirano mai indietro, che gareggiano per generosità, che aiutano senza che gli sia richiesto, che agiscono di iniziativa, guidati dal sano buon senso e dallo spirito pratico, che affrontano i sacrifici della vita militare con consapevole pragmatismo, impegno, altruismo ed entusiasmo. Non sta a me giudicare se abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci siamo consapevolmente dati tre anni fa, ma posso dirvi che tutti quelli che ci hanno visto operare sul campo sono concordi sul fatto che sappiamo fare molto bene e velocemente il nostro lavoro, mobilitando in operosa letizia e perfetta sincronia tutte le nostre energie fisiche e morali a supporto della nostra Divisione.

Lupi, sono certo che i nostri predecessori vedendoci operare ci riconoscerebbero e sarebbero fieri di noi. Serrate i ranghi intorno al vostro nuovo Comandante e mantenete la vostra integrità. Ricordatevi sempre che “La forza è nel branco”. Infine mi rivolgo e ringrazio il Comandante della Divisione per avermi dato fiducia, il Presidente dell’Associazione Lupi di Toscana per avermi ispirato ed assistito nel recupero sistematico dello stile e delle tradizioni dei lupi di ieri e tutti i lupi di oggi per i sacrifici che avete sopportato in stoico silenzio, con entusiasmo e ferrea disciplina nei cinque lunghi e spossanti campi d’arma che hanno scandito i tempi di questi meravigliosi tre anni insieme. Viva i Lupi di Toscana!

Al termine del discorso, come da tradizione del 78° Lupi di Toscana, il comandante cedente ha insignito il subentrante con il badge del reparto. La lettura della formula di riconoscimento e il passaggio della bandiera di guerra tra i comandanti ha sancito l’avvicendamento. Il colonnello Pasqui è destinato al Comando Militare Esercito Toscana, dove ricoprirà l’incarico di Capo di Stato Maggiore.

“Saluto la bandiera di guerra del 78° – ha detto nel suo intervento il generale Quarto – bandiera valorosa, importante. Ai Caduti dei Lupi va il mio pensiero. Con il loro valore ci hanno tracciato la via. La bandiera e l’onore ai Caduti devono essere punto di riferimento per tutti noi. Grazie a Riccardo Grazioli per essere motore e riferimento per il trasferimento dei valori propri di questo reparto. La rilevanza dell’azione di comando nello spirito della continuità. E’ il continuum, il reparto, la bandiera, continuare a servire la nostra Istituzione. Il comandante traccia la via, prende le decisioni e si assume la responsabilità. Devi essere orgoglioso Carlo, per aver comandato una unità storica, con passione, entusiasmo e generosità. Tre aggettivi con i quali mi piace sottolineare la tua azione di comando. Attore principale di un cambiamento che è ancora in atto. Trasformare la Vittorio Veneto in un comando multinazionale, una pedina spendibile del nostro Esercito. Nei campi d’arma abbiamo testato novità. Dobbiamo essere orgogliosi, abbiamo attuato la scorsa settimana la Staff Activity Visit, momento di valutazione del Comando Nato. Gli eccellenti risultati nascono da un lavoro diuturno con solide basi. Grazie Carlo per quello che hai fatto. Hai servito bene e nel nuovo incarico potrai continuare a servire la Nazione. Il colonnello Rotundo, che conosco da tenente alle Guide, arriva da una expertise solida, potrà darci una grande mano. Chi ci ha preceduto ha fatto bene, chi viene dopo farà meglio. Deve vincere l’Istituzione. Ti auguro ogni bene. Ti troverai a prendere decisioni, sarai sempre solo, guarda la bandiera dei Lupi, che hai al tuo fianco, nel tuo ufficio. Ogni decisione diventerà più chiara. Guardando ad essa riuscirai a decidere per il bene dell’Istituzione”.

*Già comandante di battaglione del 78° reggimento fanteria “Lupi di Toscana (1993-1995)

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