Foto: Rheinmetall_kf51

Stop dovuto alle divergenze sull’assegnazione di lavoro al gruppo italiano

di Gianni Dragoni

Il gruppo franco-tedesco Knds ha annunciato la fine delle trattative per formalizzare l’alleanza con Leonardo in discussione da sei mesi, come era previsto da una lettera d’intenti firmata lo scorso 13 dicembre dalle due società. Il fallimento dei negoziati è stato quindi confermato da Leonardo con un comunicato.

La causa della rottura

Il motivo principale della rottura è il mancato accordo sulla cosiddetta “italianizzazione” dei futuri carri armati Leopard che – secondo gli obiettivi dell’ipotizzata alleanza – avrebbero potuto essere acquistati dall’Esercito italiano, cioè il trasferimento in Italia di lavoro che oggi viene fatto in Germania.

Il Leopard 2 A8

L’oggetto principale di questa partnership avrebbe dovuto essere il carro Leopard 2 A8 e la sua fornitura all’Esercito, una potenziale commessa del valore di 8 miliardi di euro che era alla base del progetto di collaborazione. L’Esercito dovrebbe fare una gara internazionale per la sostituzione dei vecchi carri pesanti Ariete, realizzati dall’ex Finmeccanica attraverso Oto Melara. Ma nel caso di alleanza tra Leonardo e Knds, il Leopard sarebbe stato di gran lunga il favorito per essere prescelto.

Il disaccordo

I contrasti sono stati originati dal rifiuto di Knds di dare a Leonardo la costruzione di parti del Leopard che oggi sono fatte in Germania. In particolare Leonardo chiedeva di costruire la torretta e di fare parti di elettronica, attraverso Oto Melara e con la società tedesca Hensoldt, di cui detiene il 23% circa. Knds avrebbe proposto di fare solo componenti meno impportanti dei Leopard “italiani”.

Le note di Knds e di Leonardo

Come riportato esplicitamente nel comunicato, Knds non ha voluto toccare lo standard Leopard 2 “salvaguardandone la configurazione”. Ha detto l’a.d. Frank Haun:“ Con 18 paesi europei utilizzatori, il Leopard 2 è il carro armato standard del nostro continente e della Nato. È più importante che mai salvaguardare questo standard, che fornisce un contributo significativo all’interoperabilità e alla potenza di combattimento congiunta degli eserciti europeo e della Nato. Le parti non sono riuscite a trovare un accordo sulla configurazione e di conseguenza anche le trattative sulla partecipazione strategica di Leonardo a Knds sono fallite. Eppure Knds continua a impegnarsi a sostegno dell’Esercito Italiano”.

In un comunicato successivo, emesso dopo la chiusura della Borsa (in cui le azioni hanno perso il 4,47% a 23,31 euro), il gruppo italiano ha confermato la rottura: “In riferimento al comunicato stampa del 13 dicembre 2023, Leonardo comunica che (…) le trattative con Knds per definire una configurazione comune per il programma Main battle tank dell’Esercito italiano e per sviluppare una più ampia collaborazione industriale sono state interrotte. Leonardo conferma il proprio impegno nel fornire all’Esercito italiano una soluzione performante, interoperabile e aggiornata, che soddisfi le esigenze attuali e rimanga ben posizionata per gli sviluppi futuri verso il Main ground combat system, anche attraverso la cooperazione con altri qualificati partner internazionali”.

Il nuovo carro europeo

Inoltre la collaborazione prevista nella lettera d’intenti riguardava la costruzione di un futuro carro armato pesante europeo, il “Main battle tank” (Mbt) o “Main ground combat system” (Mgcs). Leonardo avrebbe potuto avere un ruolo accanto ad altri gruppi.

Il blindato per la fanteria

L’intesa preliminare riguardava anche la possibilità di realizzare insieme un nuovo mezzo blindato per la fanteria, detto Aics (“Armored Infantry Combat System”) da offrire nella gara che dovrà essere fatta dall’Esercito italiano. In totale, tra commessa dei Leopard e per l’Aics, in ballo ci sono forniture all’Esercito per circa 20 miliardi.

Le opzioni Rheinmetall e Bae Systems

A questo punto, per l’acquisizione di un nuovo carro da battaglia, così come per l’Aics, si aprono nuove prospettive anche per le alleanze che Leonardo potrebbe cercare di definire. Per quanto riguarda l’Mbt, il candidato più credibile sembra essere il Panther (nella foto) realizzato da un altro gruppo tedesco, Rheinmetall. Un carro svelato nel 2022, predisposto per l’integrazione con droni e loitering. Leonardo ha già contatti con Rheinmetall, le discussioni riguardano anche il blindato più leggero Aics. Il gruppo tedesco propone il Lynx. Un’alternativa potrebbe essere rappresentata dal veicolo Cv-90 “evoluto” prodotto dalla britannica Bae Systems. Ma in pole position c’è Rheimetall.

Fonte: ilsole24ore.com

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