4 aprile 2013. Il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha salutato questa mattina a Torino gli alpini della brigata “Taurinense” rientrati nei giorni scorsi dall’Afghanistan.
Presenti in piazza Castello il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, il senatore Lucio Malan e l’onorevole Giorgio Merlo, il sindaco di Torino, Piero Fassino, il presidente della provincia, Antonio Saitta e il presidente dell’associazione nazionale alpini, Corrado Perona,
Schierati c’erano i reparti che negli ultimi 6 mesi hanno controllato il settore ovest dell’Afghanistan, impegnati nel delicatissimo processo di transizione per il passaggio di responsabilità della sicurezza e del controllo del territorio dalle forze Isaf (International Security Assistance Force) all’Esercito nazionale afghano, di previsto compimento nel 2014. Per la brigata alpina Taurinense è stata quindi l’ultima missione al comando del Regional Command West in Afghanistan.
Il generale Graziano dopo aver ricordato i caduti e i feriti ed espresso vicinanza ai loro familiari, ha voluto ricordare in particolare il caporal maggiore Tiziano Chierotti, alpino della Taurinense caduto in Afghanistan il 25 ottobre scorso.
Il capo di stato maggiore ha ringraziato il sindaco di Torino per la parole di elogio e supporto espresse ai soldati appena rientrati ed ha aggiunto: “le vostre attività hanno contribuito alla ricostruzione ed alla sicurezza dell’Afghanistan, se l’area sotto la responsabilità italiana è probabilmente l’area in cui sono stati realizzati i maggiori progressi nel processo di transizione, questo è anche e soprattutto merito vostro, siate fieri di ciò che avete realizzato in questi ultimi sei mesi”.
Il generale Graziano ha poi ricordato che quest’anno ricorre l’anniversario della guerra di Liberazione:”Proprio qui in questa città medaglia d’oro per quei fatti d’arme, la Taurinense fu tra i nuclei iniziali che cominciò la guerra di Liberazione, tanto sul fronte jugoslavo quanto, con il battaglione Piemonte, nel corpo italiano di Liberazione nel 1943. Un legame profondo che lega questa unità alla storia d’Italia ed alla storia repubblicana”.
Infine il generale Graziano ha sottolineato come: “in questo momento è nostro dovere, come militari, saper mandare un messaggio di disciplina, coesione e di ottimismo, e dire al nostro Paese che può contare sulle sue Forze armate, sul nostro impegno, sul nostro lavoro”.
Dallo scorso settembre alla fine di marzo, gli uomini e le donne della brigata alpina Taurinense comandanti dal generale Dario Ranieri hanno condotto centinaia di operazioni in partnership con la polizia e l’esercito afghani, che oggi guidano autonomamente l’80% delle operazioni. Sul fronte dello sviluppo sono stati realizzate numerose di infrastrutture di base, specialmente nel campo dell’istruzione, con la costruzione di 13 scuole nei distretti remoti della provincia di Herat, per un totale di 120 aule che potranno ospitare in più turni fino a 8.000 studenti di ambo i sessi.
Redazione