27 marzo 2013. È avvenuta oggi la cessione del comando della Transition support unit (Tsu) south di Farah tra il colonnello Riccardo Cristoni e il colonnello Michele Merola, rispettivamente comandanti del 9° reggimento alpini di stanza a L`Aquila e dell`8° reggimento alpini di stanza a Cividale del Friuli (Ud).
La cerimonia si è svolta presso l’aeroporto di Farah alla presenza del comandante del Regional Command West (RC-W), generale di brigata Ignazio Gamba, del vice governatore della provincia di Farah, Mohammad Yonis Rasoulg, e di tutti i vertici delle forze di sicurezza locali, nonché dei rappresentanti delle forze della coalizione che operano nell’area.
La provincia di Farah è in piena fase di transizione, con sei degli undici distretti passati sotto la diretta responsabilità delle forze afgane lo scorso 18 marzo: spetterà ora all`8° reggimento completare la transizione di responsabilità degli ultimi cinque distretti entro i prossimi mesi. Si prospetta un periodo impegnativo e molto delicato in cui il ruolo di supporto della coalizione a favore delle Forze di sicurezza afgane diventerà ancora più importante e determinante per il successo della transizione stessa.
Per l`8° reggimento alpini si tratta della terza missione in Afghanistan dove nel 2008 aveva assunto il comando del Provincial reconstruction team ad Herat, nel 2010 il comando della Task force north a Bala Murghab e ora, nella zona più a sud dell`area di competenza italiana, prende il comando della Tsu South. In totale saranno quasi ottocento gli uomini e donne al comando del colonnello Merola.
Parole di elogio e gratitudine per quanto fatto sono state espresse dal generale Gamba che ha ringraziato il reggimento alpino abruzzese per il lavoro svolto negli ultimi sei mesi in un`area di responsabilità particolarmente complessa e difficile.
Le parole del generale si basano del resto su dati concreti: oltre 900 tra scorte e pattuglie, quasi 200 meeting condotti con le autorità provinciali e distrettuali e 70 attività Cimic (Civil military cooperation) a supporto della popolazione con interventi di varia natura che hanno compreso la realizzazione di pozzi, la distribuzione di 3000 kit viveri e 1000 coperte in 15 villaggi abitati da circa 10.000 persone.
Tutte queste attività sono state portate a termine insieme ai colleghi delle Forze di sicurezza afgane che hanno consentito che tali interventi beneficiassero effettivamente i più bisognosi e hanno visto crescere così la propria credibilità e consenso tra la popolazione. Questa, per il 9° Reggimento, è l`undicesima missione internazionale e la quinta nel teatro afgano.
Redazione