L’11 novembre, come tradizione vuole per i paesi del Commonwealth, è il giorno del ricordo dei caduti della 1^ e della 2^ Guerra Mondiale e anche quest’anno, che ha segnato l’importante anniversario dell’80° dalla fine delle ostilità del 1943, in particolare tra tedeschi e canadesi nella piccola Stalingrado d’Italia, è stato celebrato nella cittadina abruzzese.

I momenti celebrativi sono iniziati alle ore 08.30 in piazza degli Eroi Canadesi ad Ortona dove sono state deposte le corone al monumento “Il prezzo della pace” da parte dell’ambasciatrice del Canada in Italia Elissa Golberg, dell’amministrazione comunale in omaggio al reggimento 48esimo Highlanders del Canada e ai combattenti indigeni canadesi. Il monumento dell’artista Robert Surette è stato donato dal Canada nel 1999, come tributo per i canadesi caduti nella battaglia. Essa rappresenta a grandezza naturale un soldato canadese che cerca di aiutare un commilitone ferito in combattimento. La statua fu posata su un basamento formato da mattoni e rovine recuperati dalle case danneggiate dai forti bombardamenti e combattimenti della battaglia.

La mattinata è proseguita, alle 10.30, al cimitero militare canadese “Moro River” sulla collina di San Donato, dove riposano 1615 soldati (1375 canadesi), con la consueta emozionante cerimonia organizzata dagli studenti del Canadian College Italy di Lanciano.

Insieme all’ambasciatrice Golberg, erano presenti il vice comandante del comando interforze alleato di Napoli, tenente generale canadese Stephen Kelsey, il colonnello onorario (rit) delle Prime Nazioni John Newman, il tenente colonnello Sasha Darling del 48esimo reggimento Highlanders del Canada e per la prima volta, una delegazione di donne Ojibway discendenti dei veterani indigeni che hanno combattuto nella campagna d’Italia.

Presenti il sindaco, Leo Castiglione, quello di Lanciano, Filippo Paolini, il presidente della Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio, le associazioni combattentistiche e d’arma, le autorità religiose, civili e militari regionali delle varie Forze armate, i congiunti ed amici di chi ha combattuto per liberare la città dal giogo nazista, e Tommaso Cespa sopravvissuto alla terribile battaglia avvenuta casa per casa.

Ma la vera novità di quest’anno, che ha destato in particolare non solo la mia curiosità ma quella di tutti i partecipanti è stata l’arte dell’uncinetto di Shirley Rowlands. Abbiamo incontrato Shirley e abbiamo approfondito questa interessante forma d’arte in grado di rendere unici e magici luoghi apparentemente insignificanti. Ecco il suo racconto.

“L’80esimo anno dalla campagna d’Italia è una ricorrenza molto sentita dai cittadini ortonesi e vede l’amministratore comunale e le varie associazioni locali particolarmente impegnati nel dare risalto e valore a quest’anniversario. Come Accademia di Aracne, cerchiamo ogni anno, con un’iniziativa a tema, di coinvolgere la cittadinanza in modo più personalizzato cioè permettendo a tutti di “toccare con mano il nostro lavoro”. Negli ultimi anni abbiamo realizzato altre spille (una rosa) e portachiavi (scarpina rossa) in particolare per la giornata dedicata alla violenza sulle donne (25 novembre), riscontrando sempre molto entusiasmo dalla cittadinanza. Quest’anno è stato quasi scontato per me lavorare su una ricorrenza così tanto sentita anche a livello personale (sono figlia di militare britannico). Il Poppy (papavero, le sue origini risiedono nella poesia “In Flanders Fields” del colonnello canadese John McCrae, scritta dopo la morte di un amico nel maggio 1915) che si appunta sulla giacca, ne abbiamo realizzato circa 500, ognuno fissato con la spilla e inserito insieme ad una cartolina commemorativa in una bustina trasparente. Il lavoro è stato eseguito da tutte le socie, circa 25 e, interamente, finanziato dall’Accademia di Aracne come dono alla cittadinanza. Ci premeva lasciare anche qualcosa presso il cimitero canadese in onore dei soldati caduti. Inizialmente, avevo pensato ad un mazzo di papaveri ma poi guardando i video degli anni scorsi ho ritenuto più idonea una corona. La corona è interamente realizzata all’uncinetto, in linea con la nostra filosofia di non utilizzare altri materiali. È composta da numerose foglie d’acero e tanti papaveri, a simboleggiare i soldati canadesi. La nostra associazione di cui sono la fondatrice, ideatrice e presidente, nasce come un collettivo artistico di yarn bombing nel 2019. Realizziamo installazioni per enti statali, privati, attività commerciali, mostre site specific, ecc. I nostri poppies prima del termine della mattinata sono stati raccolti dai presenti che non hanno esitato a metterlo sul petto. Per il prossimo futuro, come Accademia saremmo onorati ed estremamente felici di realizzare un’installazione ad hoc all’interno del parco dell’ambasciata canadese al fine di lasciare un segno tangibile del legame di Ortona con il Canada. Spero che il nostro invito possa essere raccolto favorevolmente dall’ambasciatrice Elissa Golberg e si possa procedere a un sopralluogo e realizzare nell’arco di circa 40 giorni un’opera realizzata interamente all’uncinetto”.

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