Conclusa con successo la prima attività aviolancistica in territorio ungherese per gli uomini e le donne della Brigata Folgore, schierati nell’ambito dell’operazione enhanced Vigilance Activity (eVA). L’attività ha visto protagonisti 144 paracadutisti che hanno effettuato il lancio anche con l’armamento e l’equipaggiamento individuale.
L’attività, promossa dalla controparte ungherese, si è articolata su 3 intense giornate di addestramento, durante le quali, grazie alla presenza di istruttori delle Forze speciali ungheresi, il personale italiano ha acquisito le conoscenze tecniche sul velivolo, sugli equipaggiamenti utilizzati e sulle procedure di aviolancio. Per l’attività è stato impiegato un elicottero MI-17, noto per affidabilità, capacità di carico e versatilità, essendo impiegabile, oltre che in attività aviolancistiche, anche per il trasporto di personale, per i rifornimenti di materiali e per le evacuazioni mediche. L’aviolancio è stato effettuato con paracadute semi-direzionabile OVP-12 SL1, di produzione ceca.
L’addestramento è stato condotto con l’obiettivo di incrementare l’interoperabilità tra l’Esercito Italiano e quello ungherese in vista della prossima esercitazione internazionale di livello Battle Group denominata Adaptive Hussars, che si svilupperà su tutto il territorio ungherese e che vedrà i paracadutisti italiani effettuare un aviolancio per la conquista e la tenuta di “punti chiave”, a premessa di un’attività tattica terrestre continuativa di cinque giorni, in un’area ben distante dalla sede del contingente.
Il conseguimento del brevetto militare di paracadutismo ungherese ha ulteriormente rafforzato i già ottimi rapporti con le forze armate ungheresi, maturati nelle numerose esercitazioni congiunte effettuate in questi mesi.
La capacità delle unità paracadutisti di essere immesse con aviolancio anche in aree non raggiungibili via terra, costituisce, per la sua peculiarità, un valore aggiunto e un elemento determinate per il successo del Contingente italiano schierato in Ungheria nell’ambito dell’operazione eVA, chiamato a contribuire, con le proprie attività addestrative e operative, agli sforzi di deterrenza e difesa dell’Alleanza Atlantica.