10 dicembe 2012. Il settore ovest di Unifil ha ricevuto ieri la visita del vice segretario generale dell’Onu, Jan Eliasson. Ad accoglierlo al suo arrivo all’eliporto della base di Shama il generale di divisone Paolo Serra, comandante di Unifil accompagnato dal generale di brigata Antonio Bettelli, comandante del settore ovest su base brigata aeromobile “Friuli”.
Il vice segretario delle Nazioni Unite, dopo aver seguito un briefing dello staff del comando sulle attivita’ operative svolte dalle unita’ del settore ovest di Unifil e dal contingente italiano nell’ambito dell’ operazione Leonte, ha continuato la sua visita a Naqoura presso il quartier generale di Unifil.
Nel corso dell’incontro con il generale Serra, Eliasson ha espresso parole di apprezzamento per la meritoria opera svolta dal personale civile e militare di Unifil impegnato nell’attuazione del delicato mandato della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza dell’Onu, sottolineando l’elevato profilo della missione.
Al termine di un aggiornamento informativo sulle attivita’ di Unifil in atto, il generale Serra ha manifestato al vice segretario generale la propria gratitudine per il concreto sostegno offerto nella prosecuzione dell’impegno teso a garantire l’armonico svolgimento delle operazioni della missione Unifil in questo momento estremamente delicato per gli equilibri regionali. “Unifil, in stretto coordinamento con l’Esercito libanese – ha detto il generale Serra – sta operando al massimo delle proprie capacita’ per garantire la sicurezza nel sud del Libano e lungo la blue line in ogni momento”.
Unifil, composto da circa 12000 militari provenienti da 37 Nazioni e 1000 rappresentanti civili, di cui 700 locali e 300 internazionali, nel breve periodo ha conseguito i seguenti obiettivi: un generale rispetto nella cessazione delle ostilita’; lo sviluppo di un dialogo tra le parti attraverso l’unico forum, il meeting tripartito, in grado di realizzare un processo di confidence building; il dispiegamento, dopo circa 30 anni, delle Forze armate libanesi nel sud del Libano e un progressivo aumento della loro capacita’ nell’azione di controllo dell’area a sud del fiume Litani.
Redazione