di Carmelo Abisso

“Vita e morte sul fronte dimenticato”. Così recita il sottotitolo de “L’ultimo inverno di guerra” dello storico Gastone Breccia. Il saggio, pubblicato da Il Mulino, è stato presentato dall’autore il 27 febbraio nella Libreria Coop Ambasciatori di Bologna. L’incontro è stato moderato da Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa.  Gaiani ha ricordato di aver conosciuto Breccia nel 2011 ad Herat, in Afghanistan, un incontro particolare tra un professore di storia che si occupava di controinsurrezione e un inviato di guerra. “E’ un libro importante di storia militare – ha introdotto Gaiani – racconta fatti storici mettendo in evidenza fonti ufficiali e diari privati, storie intime e documenti, è un viaggio nell’ultimo anno di guerra”.

L’autore ha spiegato come il sottotitolo “il fronte dimenticato” si riferisce alla sottrazione delle forze alleate dal fronte italiano per impiegarle in Francia, con lo sbarco in Provenza del 15 agosto 1944. L’elemento del morale in guerra è fondamentale. Quello tedesco non crolla fino all’ultimo, mentre per quello alleato ci sono problemi. La grande offensiva delle truppe alleate dell’agosto 1944 finisce a ottobre. Si esauriscono le capacità offensive per problemi logistici. Il clima è tremendo, molto piovoso. Un esempio, la battaglia di monte Grande, a 14 chilometri da Castel San Pietro (Bo). La notte tra il 23 e il 24 ottobre il 2° battaglione del 351° reggimento americano attacca la località di Vedriano e la conquista. Tutto sembra volgere per il meglio, quando i tedeschi contrattaccano il paese e circondano gli americani facendoli prigionieri: ottanta soldati catturati. I tedeschi contro cui hanno combattuto gli americani sono il 361° reggimento della 90ª divisione. La notte stessa gli americani tentano di riprendere Vedriano, ma vengono respinti.

Nel pomeriggio del 13 novembre 1944, il generale Harold Alexander, comandante del XV Gruppo d’Armate alleato, trasmette alla radio un messaggio rivolto ai partigiani attivi oltre le linee tedesche: le piogge e il fango hanno ormai fermato l’offensiva angloamericana, e i patrioti devono prepararsi a una nuova fase della lotta. Inizia così l’ultimo inverno di guerra in Italia. I partigiani si trovano di fronte alla scelta tra sbandarsi e sopravvivere o tentare comunque di contrastare il nemico; i tedeschi, si impegnano con feroce tenacia nella difesa della valle del Po. Per tutto l’inverno si combatte una durissima guerriglia, mentre i civili attendono la fine della «stagione morta», chi fiducioso nella vittoria alleata, chi temendone le conseguenze. A ottant’anni dall’inverno decisivo per le sorti dell’Italia, Gastone Breccia racconta i mesi meno conosciuti della guerra di Liberazione.

 

 

 

 

 

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