di Carmelo Abisso

“Ivano ebbe il coraggio di andare incontro alla libertà che sarebbe comunque arrivata. Quella libertà sarebbe stata senza il valore della dignità se non vi fosse stato il contributo del sangue. Fu un percorso popolare, istituzionale, militare, che ha visto impegnato il popolo italiano. Grazie alla presenza di Ivano vogliamo dar luce a quel periodo”. Così il generale (ris) Antonio Bettelli ha introdotto un evento di grande valore storico e culturale che si è svolto il 6 febbraio all’ASP “Masaccio” di San Giovanni Valdarno: l’incontro con Ivano Cardinali, 96 anni, l’ultimo reduce in vita del Gruppo di Combattimento “Friuli”, che ha raccontato la sua esperienza durante la Campagna di Liberazione d’Italia nel periodo compreso tra il settembre del 1944 e l’aprile 1945.

L’iniziativa, organizzata su richiesta dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, ha visto la presenza del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, del generale di corpo d’armata Carlo Lamanna, comandante per la formazione e la dottrina dell’Esercito, del presidente dell’Associazione Reduci del Gruppo di Combattimento “Friuli” Paolo Grandi e dello storico Federico Ciavattone, moderatore dell’evento.

Tra i presenti anche Rossella Cardinali, figlia di Ivano, Claudio Redditi, Presidente dell’ASP “Masaccio”, il generale (ris) Cristiano Dechigi, insegnante di Storia militare, Stefano Pratesi, socio dell’Associazione Reduci del Gruppo di Combattimento “Friuli”, Marco Trecalli, fumettista e un team Cinefoto dello Stato Maggiore dell’Esercito, che ha ripreso l’incontro.

Il professor Ciavattone ha sottolineato che dopo l’8 settembre l’Esercito Italiano ha continuato ad esistere, è rimasto al suo posto, fedele al giuramento. Ivano era uno studente di 15 anni che ha fatto una scelta all’insegna della militanza, secondo i valori trasmessi dal nonno. E’ stato partigiano, al seguito dell’Esercito alleato e poi entra a far parte del Gruppo di Combattimento “Friuli”. Era un ribelle. Ivano ha ricordato il suo incontro con il generale Scattini, comandante del “Friuli”, con Oriana Fallaci nella Firenze liberata del 1944, con la Brigata Ebraica e il reggimento indiano dei Sikh sul fronte del Senio.

Il generale Lamanna ha descritto la reazione della Divisione “Friuli” dopo l’armistizio e i combattimenti contro i tedeschi a Bastia in Corsica. Rientrata in Italia e riordinata come Gruppo di Combattimento, il 28 novembre 1944 i reparti sfilano a Roma in partenza per il fronte. Nel “Friuli” sono inserite le BLU (British Liaison Unit). Nel racconto di Ivano si trovano le caratteristiche del soldato: generosità, competenza, determinazione e coraggio.

Dopo gli scontri del 14 marzo a quota 92, il 10 aprile, ricorda Ciavattone, il “Friuli” supera il Senio. Si combatte a Cuffiano, cade il capitano Gastone Giacomini dell’88° fanteria, eroe di Takrouna col 66°, medaglia d’oro al valor militare. Lamanna evidenzia che il generale Scattini non impiegò l’artiglieria il 12 aprile a Riolo per salvaguardare la vita dei civili. Dopo la liberazione di Riolo Bagni, continua Ciavattone, inizia la cavalcata verso Bologna. Gli ultimi combattimenti il 18 aprile a Casalecchio dei Conti e a case Grizzano con la Folgore. A Bologna si chiude il 21 aprile il cerchio iniziato a Montelungo l’8 dicembre 1943.

Il presidente Grandi ha ricordato che l’Associazione è nata per garantire la memoria del Gruppo di Combattimento “Friuli”, dei reduci e dei loro famigliari. Il sacrario di Zattaglia, rinnovato l’anno scorso, luogo della memoria che ricorda tutti i caduti della “Friuli”.

Il generale Lamanna ha concluso evidenziando l’importanza dell’insegnamento della Storia militare. Sono previsti 400 periodi di lezione nelle Scuole dell’Esercito, compresi i reggimenti addestramento volontari, organizzando anche battlefield tour in località come Montelungo e Filottrano.

Il sindaco Vadi, infine, ha detto che l’iniziativa si è svolta a pochi giorni dalla consueta cerimonia annuale in ricordo della partenza dei cittadini del Valdarno che, nell’estate del 1944, si arruolarono nei Gruppi di Combattimento che avrà luogo il 12 febbraio. Le istituzioni hanno un ruolo importante nel trasmettere la memoria alle giovani generazioni. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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