Le unità dell’Esercito di stanza nella Città metropolitana di Bologna hanno donato nei giorni scorsi alla Comunità di Sant’Egidio circa 20 quintali di generi alimentari di prima necessità, tra cui pasta, farina, biscotti, conserve e altri beni essenziali.

Un’iniziativa che testimonia l’impegno dei militari dell’Esercito verso la comunità civile e il desiderio di contribuire al benessere delle persone più vulnerabili con un gesto tangibile di supporto alle persone in difficoltà.

Questa donazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra le diverse unità militari bolognesi: il Comando Brigata aeromobile “Friuli”, il Comando Militare Esercito “Emilia-Romagna”, il 121° reggimento artiglieria c/a “Ravenna”, il reggimento genio ferrovieri, il 6° reggimento logistico di supporto generale, il 2° reggimento sostegno Aves “Orione”, l’87° reparto comando e supporti tattici “Friuli” e il 6° reparto infrastrutture.

Il coordinamento dei sottufficiali di Corpo di queste unità ha permesso la promozione, la raccolta e la consegna di una quantità significativa di generi alimentari, destinati a sostenere le attività di assistenza e accoglienza della Comunità di Sant’Egidio.

Durante la consegna, la referente della Comunità di Sant’Egidio, Simona Cocina, ha espresso profonda gratitudine ai militari per la generosa iniziativa, sottolineando l’importanza di questo sostegno in un periodo di crescente difficoltà economica e sociale, permettendo di allievare le sofferenze dei più bisognosi assicurando loro un pasto caldo.

Con questa iniziativa spontanea, l’Esercito rinnova il proprio impegno verso la cittadinanza e conferma il valore dei suoi membri come promotori di solidarietà e coesione sociale. Un piccolo ma significativo gesto che i militari del territorio bolognese hanno voluto compiere, dimostrando la voglia di condividere le difficoltà che si ripercuotono sulla popolazione locale e, in particolar modo, nelle fasce sociali più deboli.

Una dimostrazione che va oltre il servizio operativo, portando un aiuto tangibile alle persone in difficoltà e ribadendo lo spirito di collaborazione tra le istituzioni militari e la comunità civile.

 

 

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