Al Sacrario Militare di Cima Grappa si è svolta oggi la cerimonia di inumazione di sette Caduti italiani e austroungarici della Prima Guerra Mondiale – sei ignoti e solo uno identificato – rinvenuti nel corso degli ultimi anni in località Col di Lana (Belluno).

La significativa cerimonia, disposta dall’Ufficio per la Tutela della Cultura della Memoria della Difesa e organizzata dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, rientra nell’ambito delle attività volte alla conservazione e valorizzazione del ricordo dei Caduti in guerra.

Dopo gli onori ai feretri, resi da un picchetto armato del 7° reggimento alpini e la celebrazione di una santa messa in suffragio ai Caduti officiata da don Giuseppe Ganciu, ha avuto luogo l’inumazione delle urne lungo la Via Eroica del Sacrario.

All’evento hanno partecipato il comandante delle Forze Operative Nord dell’Esercito, generale di corpo d’armata Maurizio Riccò, il comandante Area territoriale del Comfop Nord, generale di divisione Ugo Cillo, numerose autorità civili e militari delle province di Belluno, Treviso e Vicenza, nonché le Associazioni combattentistiche e d’arma. Erano inoltre presenti rappresentanti dell’Ufficio per la Tutela della Cultura della Memoria della Difesa e della Croce Nera Austriaca (Osterreichisches Schwarzes Kreuz OSK).

Il Sacrario Militare di Cima Grappa, luogo simbolo della Memoria della Grande Guerra, posto a oltre 1.700 metri di quota a confine tra le province di Treviso e Vicenza, accoglie le spoglie di 12.600 Caduti italiani e 10.200 austroungarici.

 

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