Sono stati presentati oggi a Palazzo “Zacco-Armeni”, sede del Circolo unificato dell’Esercito di Padova, i lavori di restauro dello scalone monumentale, nobile struttura a servizio dei due piani dello storico edificio.

L’intervento di restauro, sviluppato in due lotti e durato complessivamente sette mesi, ha consentito di riportare all’antico splendore una delle parti più suggestive e apprezzate del cinquecentesco palazzo che affaccia in Prato della Valle.

In particolare, l’accurata operazione di restyling, realizzata dalle esperte restauratrici della società VitaRestauri di Roveredo in Piano, ha interessato le superfici decorate e non, gli stucchi, le paraste, le cornici e i capitelli che adornano lo scalone e sono stati rinnovati il soffitto, la zoccolatura lapidea in verde Alpi e la balaustra. Si è inoltre provveduto al consolidamento e alla stabilizzazione dell’architrave superiore in legno e all’installazione di un nuovo moderno impianto di illuminazione.

I lavori sono stati condotti a cura dell’Area infrastrutturale del Comando Forze operative nord, in coordinamento con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Padova.

All’inaugurazione del restauro erano presenti il comandante delle Forze operative nord, generale di corpo d’armata Maurizio Riccò, l’assessore alla Cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio, il soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio, Vincenzo Tinè con l’architetto Francesca Venditelli e la dottoressa Monica Pregnolato, e rappresentanti dell’azienda che ha collaborato alla realizzazione del progetto.

Il generale Riccò, nel ringraziare coloro che hanno reso possibile il conseguimento di questo importante risultato e nel ricordare che i lavori eseguiti sono parte di un progetto più ampio che prevede, in futuro, il restauro dell’intero androne del palazzo, ha affermato: “Questo progetto di restauro, realizzato in rigorosa osservanza ai vincoli architettonici e completato con anticipo rispetto ai tempi stabiliti, si inserisce nel piano di conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare della Forza armata, cui il Comando Forze operative nord presta la massima attenzione”.

 

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