Nell’Aula Magna di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito (Comforsa) di Torino, ha avuto luogo l’avvicendamento al vertice tra il generale di corpo d’armata Stefano Mannino, cedente, ed il generale di corpo d’armata Antonello Vespaziani, subentrante.

Il passaggio di consegne è stato ufficializzato dinanzi alla Bandiera d’Istituto, dei Medaglieri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, alla presenza del comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carlo Lamanna, di autorità civili, militari, personalità del mondo accademico, della vita culturale ed economica della città subalpina, nonché dei comandanti alle dirette dipendenze del Comforsa, del personale del quadro permanente e degli ufficiali frequentatori dei corsi in atto.

Il generale Mannino, nel suo discorso di commiato, ha affermato: “La formazione militare rappresenta il primo presidio di difesa dello Stato in un contesto geopolitico che richiede nuovi approcci rispetto alle pluralità di crisi internazionali. L’offerta formativa in continua evoluzione, viene finalizzata non solo alla comprensione di ciò che avviene, ma alla formazione di una nuova classe dirigente che sia in possesso degli strumenti utili a prendere decisioni in contesti sempre più articolati e incerti. La formazione continua e’ fondamentale per garantire l’efficacia operativa, ma anche la cultura della Difesa, che promuove il senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti della comunità nazionale e incoraggia lo sviluppo di valori etici come disciplina, lealtà e fedeltà alle Istituzioni Repubblicane ed alla Costituzione; valori che caratterizzano l’Esercito Italiano”. Al nuovo comandante ha formulato i migliori auguri di buon lavoro.

Il generale Vespaziani durante il suo intervento ha evidenziato: “Ci tengo a condividere la piena adesione alle linee di indirizzo indicate dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito pochi mesi orsono all’inizio del suo mandato che, in un Istituto scolastico, acquisiscono un’enfasi del tutto particolare: addestramento, tecnologia, valori”.

Il generale Lamanna ha sottolineato “Formare un comandante non è un processo semplice da realizzarsi. Occorre essere sempre attenti e aderenti all’evolversi degli eventi senza mai perdere, tuttavia, il contatto con la società civile dalla quale veniamo e per la cui sicurezza esistiamo”.

Fonte: Esercito

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