Il Comcovi accolto dalle più importanti autorità Nato e irachene, poi il saluto ai militari italiani e il sopralluogo nelle basi dove vengono addestrati i Peshmerga

Il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, comandante operativo di vertice interforze (Covi), ha concluso nei giorni scorsi una visita ufficiale in Iraq.

Nei tre giorni di permanenza nel Paese mediorientale, ha incontrato a Baghad i vertici militari iracheni, i soldati italiani inquadrati nella Nato Mission Iraq (NMI) e, a Erbil, il contingente nazionale che opera nell’ambito della coalizione “Inherent Resolve/Prima Parthica”.

La delegazione italiana, guidata dal comandante del Covi e dall’ambasciatore d’Italia in Iraq, Maurizio Greganti, è stata accolta nella base militare “Union III” di Baghdad dal tenente generale Lucas Schreurs (Paesi Bassi), comandante della NMI. L’ufficiale del Royal Netherlands Army ha rivolto un particolare apprezzamento per le attività svolte dal personale italiano e ha tracciato un quadro positivo circa i progressi delle Istituzioni irachene, soprattutto nel campo della Difesa e sicurezza. Infine, ha evidenziato i prossimi obiettivi da raggiungere per operare, senza soluzione di continuità, quando terminerà il mandato della missione internazionale “Inherent Resolve”.

Il generale Figliuolo ha quindi incontrato i militari italiani di stanza nella capitale irachena. Tra questi, il personale di staff della NMI, i logisti della Joint Multimodal Operations Unit, il distaccamento di forze speciali italiane che compongono la Task Force 44, gli istruttori della componente Mobile Training Team dell’Arma dei Carabinieri, che operano presso il Baghdad Diplomatic Support Center.

La delegazione è stata ricevuta dal Chief of Iraqi Defense, generale Abdul Amir Rashid Yarallah e dal vicecomandante del Joint Operations Command iracheno, il generale Qais Khalaf al-Muhammadi. Tra i temi di confronto, la situazione di sicurezza nella regione e vari aspetti della collaborazione bilaterale nel campo della difesa, con esercitazioni congiunte tra Italia e Iraq, in particolare per l’Aeronautica e le Forze Speciali.

A Erbil – Camp Singara, dove è ospitato il contingente italiano dell’’operazione “Prima Parthica” – il generale Figliuolo ha portato i saluti del ministro della Difesa Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Cavo Dragone ai militari italiani che, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, hanno il compito di fornire consulenza e addestramento ai Peshmerga e alle Zeravani Forces, con l’obiettivo di renderle autonome per mantenere la pressione sul DA’ESH ed evitare che possa riorganizzarsi.

Accolto dal Comandante dell’Italian National Contingent-Land, colonnello Ciro Forte e dal console d’Italia a Erbil, Michele Camerota, il Comcovi ha rivolto parole di apprezzamento ai diversi assetti e unità che compongono il contingente. Tra questi, il Task Group Training, il Battaglione Servizi e Supporti, la Task Force intelligence e tutto il personale dello staff: dalla componente logistica a quella medico-veterinaria, legale, sino al cappellano militare.

Nel suo indirizzo di saluto ha confermato gli sviluppi futuri della missione: “L’idea del ministro Crosetto e del Capo di Stato di Maggiore della Difesa è di proseguire con il nostro impegno, incrementando le attività di addestramento a Camp Singara e nelle basi operative avanzate e su questo procederemo speditamente. Il contingente resterà in Kurdistan per fornire supporto alle autorità e alle Forze di sicurezza locali anche sulla base di specifici accordi bilaterali. Continueremo a farlo con serietà, professionalità e, soprattutto, con quella umanità che è il nostro tratto distintivo”.

Il generale Figliuolo ha poi effettuato dei sopralluoghi alle strutture curde presso le quali vengono addestrati i Peshmerga e le Zeravani Forces. Ad Atrush e a Sulaymaniyah ha incontrato i comandanti delle basi, rispettivamente il colonnello Shivan Qasim e il colonnello Shasim Ahmed Hana. Nel corso della visita, unità curde hanno mostrato, con alcune esercitazioni pratiche, le tecniche apprese dagli istruttori italiani durante i corsi addestrativi (tra i più recenti, quello di Counter-Improvised Explosive Device e di check point e controllo del territorio).

La visita è proseguita al Ministero degli Affari dei Peshmerga (MoPA), per un incontro con il Capo di Stato Maggiore del MoPA, il tenente generale Issa Ozeir, successivamente al Kurdish Regional Security Council, per poi concludersi a Camp Paterna, per il saluto al Task Group “Griffon” che, costituito da equipaggi e aeromobili N-90 dell’Esercito italiano, fornisce supporto elicotteristico alla Nato Mission Iraq.

La missione del Comcovi a Baghdad e a Erbil testimonia la solida amicizia che lega Roma a Baghdad. Le autorità irachene hanno elogiato il generale Figliuolo e i soldati italiani per il loro lavoro e per la disciplina.

Il generale al-Muhammadi ha ribadito quanto aveva affermato nei precedenti incontri con il Comcovi e cioé che “Grazie anche alla Nato e all’ltalia il nostro Paese e la città di Baghdad sono oggi luoghi sicuri: non esiste più in Iraq un solo metro quadrato di territorio controllato dall’lsis. Le nostre prossime sfide sono rivolte a contrastare il traffico di droga e la criminalità organizzata.”

Il generale Yarallah ha confermato che “I rapporti con l’Italia sono ottimi, anche per quanto riguarda il supporto che ci viene fornito per la formazione dei nostri quadri militari…. Grazie all’aiuto dell’ltalia e degli istruttori militari italiani stiamo migliorando il nostro Esercito e stiamo costituendo nuovi reparti e unità”.

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