La vice portavoce della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano, Kandice Ardiel, ha ribadito la preoccupazione “per qualsiasi scambio e per il potenziale errore di calcolo che potrebbe portare a un conflitto improvviso e più ampio”
Nell’ultima settimana “abbiamo assistito a scambi di fuoco di maggiore intensità in alcuni giorni nell’ultima settimana” tra le Forze di difesa di Israele (Idf) e i miliziani del partito sciita filo-iraniano Hezbollah. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” la vice portavoce della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Kandice Ardiel ribadendo la preoccupazione “per qualsiasi scambio e per il potenziale errore di calcolo che potrebbe portare a un conflitto improvviso e più ampio”. “Da ottobre abbiamo assistito a decine di incidenti in cui le nostre postazioni e i nostri veicoli sono stati colpiti dal fuoco di entrambe le parti”, ha proseguito la portavoce, ricordando che “in alcuni casi i caschi blu sono stati feriti, fortunatamente non in modo grave”. La Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano, inoltre, sta installando nuove fortificazioni in alcune delle sue postazioni nel sud del Paese, in seguito ai crescenti timori di un’escalation.
Ardiel ha affermato che “sottolineiamo costantemente a tutte le parti che prendere di mira le posizioni delle Nazioni Unite o utilizzare aree vicine alle nostre posizioni per lanciare attacchi attraverso la Linea blu (la linea di demarcazione tra Israele e Libano) è inaccettabile e rappresenta una violazione della risoluzione 1701 (del Consiglio di sicurezza)”. “Abbiamo sempre adottato misure solide per garantire che le forze di pace siano sicure e in grado di svolgere i loro compiti, tra cui l’aggiornamento dei nostri locali, se necessario”, ha proseguito la vice portavoce, aggiungendo: “Monitoriamo continuamente la situazione e le adeguiamo se necessario, ma le forze di pace sono ancora in grado di svolgere i loro compiti sul campo e di continuare ad attuare la risoluzione 1701”.
Fonte: Agenzia Nova