La Fiat “Campagnola” e la Lancia Aprilia Berlina concludono la gara più bella del mondo.
Missione compiuta! La Fiat Campagnola e la Lancia Aprilia Berlina dell’Esercito hanno tagliato il traguardo della Mille Miglia 2024, sfilando tra le altre auto d’epoca presenti a Brescia. Le due icone del passato hanno riassaporato il fascino della storica corsa automobilistica che dal 1927 attraversa i paesaggi più suggestivi d’Italia.
La “Campagnola” e la Lancia Aprilia, due esemplari di ineguagliabile bellezza e valore, sono state protagoniste della 42^ edizione della competizione, riscuotendo l’ammirazione del pubblico in ogni tappa. Le autovetture sono state guidate da un equipaggio formato da due Graduati Aiutanti dell’Esercito che hanno condiviso questo momento con rappresentanti del mondo del giornalismo.
A tagliare il traguardo a Brescia, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, che alla guida della Fiat Campagnola, insieme al giornalista Beppe Boni, ha portato a compimento la gara iniziata da Biagio Marsiglia, Matteo Valenti, Beppe De Marco, Benedetta Rinaldi, Beatrice Bortolin, Alessandro Tallarida e Claudia Conte, che si sono alternati alla guida, documentando la loro esperienza con l’Esercito alla “corsa più bella del mondo”.
Altro binomio inscindibile messo in campo quest’anno è stato quello Iveco Defence Vehicle (IDV) e Esercito. Il MUV 4×4 (Multirole Utility Vehicle) di IDV ha supportato le due vetture di Forza Armata durante tutta la manifestazione. A bordo, due tecnici specializzati sono stati pronti a intervenire e fornire l’assistenza necessaria, permettendo così il compimento della missione. Un viaggio nel tempo di oltre 2.000 km che ha permesso all’Esercito di valorizzare il suo patrimonio storico, portando in giro per l’Italia la tradizione automobilistica della Forza Armata, solitamente custodita al Museo Storico della Motorizzazione Militare situato all’interno della “Città Militare Cecchignola” dove è possibile ammirare circa 300 esemplari di veicoli militari italiani di varia tipologia.
Fonte: Stato Maggiore Esercito