Dal Dual Use allo Shared Use

L’ammiraglio di squadra Pier Federico Bisconti, vice segretario generale della Difesa e vice direttore nazionale degli armamenti, ha presentato ieri a Palazzo Guidoni il calendario 2024 di Segredifesa.

Il progetto editoriale riguarda i settori e i prodotti in cui le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e produzione trovano impiego sia in campo militare che civile con molteplici applicazioni, come, ad esempio, internet, il sistema gps, i radar e i velivoli commerciali, ma anche i materiali avanzati, la nanoelettronica, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, i sistemi a pilotaggio remoto, l’automazione o la fotonica.

Nelle pagine iniziali, dopo le note introduttive del Presidente Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, il generale Portolano sottolinea come il rinnovato concetto di dual use ponga la tecnologia quale punto di saldatura tra il mondo civile e quello militare. In tale campo, il Segretariato generale della Difesa e direzione nazionale degli armamenti guarda al processo di innovazione tecnologica con grande ambizione, sicuro di poter fare la sua parte nel catalizzare le migliori risorse provenienti dal mondo accademico, dai centri di ricerca e dal comparto industriale per preservare e incrementare l’autonomia strategica nazionale, nella considerazione che il progresso tecnologico produce effetti trasversali in tutti i settori, a prescindere dall’ambito di applicazione.

Il ruolo narrativo primario del calendario viene svolto dalla parte iconografica, secondo il vecchio adagio: “un’immagine vale più di mille parole”. Le foto testimoniano alcuni programmi e progetti innovativi che l’area tecnico/amministrativa della Difesa ha portato avanti nel progettare e realizzare il futuro delle Forze armate italiane e del paese, che hanno delle ricadute sulla società civile e che contribuiscono a migliorare la diffusione della cultura della Difesa.

Nelle tavole mensili si è scelto di mostrare foto moderne che evidenzino l’altissima specializzazione della componente umana, civile e militare, la multidisciplinarietà, valorizzando così l’armonia delle specificità dell’area tecnico-amministrativa, quali, ad esempio, la ricerca e innovazione in costante rapporto con il territorio.

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