Il comandante operativo di vertice interforze fa tappa a Pristina e a Belo Polje per estendere gli auguri di Natale al contingente nazionale della missione Nato “Joint Enterprise”

“Noi, come Forze armate, siamo cresciuti tantissimo, prova ne è la grande competenza che esprimiamo in tutte le aree di operazione, in particolare in questa, che è un teatro a me molto caro”, con queste parole il comandante operativo di vertice interforze (Covi), generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, si è rivolto ai militari del contingente Kfor impegnati nella Missione Nato “Joint Enterprise”, nel corso di una breve visita ufficiale in Kosovo.

Il generale Figliuolo è stato accolto al suo arrivo nella base “Film City” di Pristina dal comandante di Kfor, il maggior generale turco Özkan Ulutaş, dal vice comandante di Kfor, generale di brigata Federico Bernacca, dal comandante del Multinational Specialized Unit (MSU), generale di brigata Ruggiero Capodivento e dall’ambasciatore d’Italia nella Repubblica del Kosovo, Antonello De Riu. Dopo aver ricevuto un aggiornamento sull’attuale situazione di sicurezza nella regione balcanica e sulle attività operative condotte dalle unità nella missione Nato, ha rivolto un saluto ai militari italiani in servizio presso il Quartier Generale di Kfor.

In tarda mattinata, il Comcovi ha raggiunto “Camp Villaggio Italia” a Belo Polje, dove ha incontrato i soldati italiani del Regional command west (Rc-w), composto prevalentemente da bersaglieri dell’11° reggimento, il quale opera nel settore occidentale del Kosovo sotto il comando del colonnello Gabriele Vacca. Con loro erano presenti anche i circa 500 militari dell’Esercito, in gran parte paracadutistidel 186° reggimento di Siena, impiegati quali Operational reserve forces (Orf) della Nato, giunti in Kosovo lo scorso 27 novembre e guidati dal colonnello Giovanni Corrado. Lo schieramento della Riserva italiana è principalmente finalizzato a incrementare le capacità di intervento e la flessibilità di Kfor soprattutto alla luce delle note problematiche nel nord del Kosovo, delle elezioni parlamentari in Serbia del 17 dicembre e del prossimo termine del processo di registrazione delle targhe.

Nei suoi indirizzi di saluto, il generale Figliuolo ha espresso un ringraziamento a tutti i militari italiani, in particolare coloro che passeranno le prossime festività lontani dalle loro famiglie, impegnati nei teatri di crisi di tutto il mondo. “Sono sicuro che porterete sempre in alto il nostro Tricolore. Ho il privilegio, ancorché per poco tempo, di stare qui con dei professionisti come voi. Vi porgo anche a nome del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, i migliori auguri per un Santo Natale e un anno nuovo pieno di serenità e buona salute”.

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