Crosetto: “Questa giornata è un tributo a tutti i Caduti per l’italia”
”Anche dopo vent’anni lo Stato non dimentica le persone che lo hanno servito. Oggi è il momento del ricordo, non è giusto fare una classifica dei morti. Non esiste un Caduto di serie A e uno di serie B. Una legge si cambia. Non si deve infangare il momento del ricordo”. Così il ministro Guido Crosetto rivolgendosi ai familiari dei Caduti al termine della Santa Messa, celebrata nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli in suffragio dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace, officiata dall’arcivescovo Ordinario militare per l’Italia, Santo Marcianò.
Il ministro rivolto ai familiari ha poi aggiunto “Oggi è il tempo del ricordo, ci inchiniamo di fronte ad ognuno di loro, all’esempio che hanno dato e quanto ci hanno insegnato”. Nelle parole del ministro è stato chiaro il riferimento e l’attenzione per gli uomini e donne della Difesa che in Italia e all’estero, sono impegnati a operare per un mondo più sicuro, e per proteggere la pace ed i valori democratici. “L’Italia ricorda i Caduti anche attraverso l’impegno degli oltre 12000 militari nel mondo per difendere la pace e la libertà”.
La Santa Messa è stata il momento conclusivo della giornata celebrativa, preceduta dalla deposizione di una corona di alloro presso il Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Dopo l’omaggio commosso e tradizionale, il ministro Crosetto ha salutato i familiari dei Caduti presenti. Hanno presenziato alla cerimonia autorità politiche, religiose, il Capo di Stato Maggiore della Difesa e i vertici delle Forze armate.
Le celebrazioni sono iniziate al mattino a Parco Schuster, presso il Monumento dei Caduti di Nassiriya, eretto nel 2008 in loro memoria, dove il ministro Crosetto ha reso omaggio ai Caduti nell’attentato alla base militare italiana “Maestrale” e salutato i loro familiari presenti. Con loro anche il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale. Sono trascorsi vent’anni dalla strage di Nassiriya, nel sud dell’Iraq. In quell’attentato kamikaze, organizzato con un camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro la base italiana, morirono 28 persone. Diciannove gli italiani caduti, tra questi 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili.