Il contingente Onu schierato nel sud del Libano e di cui fanno parte un migliaio di italiani rischia di essere percepito come un’agenzia dello spionaggio americano e israeliano contro gli Hezbollah filo-iraniani: lo ha detto nelle ultime ore il leader del partito armato sciita libanese, Hasan Nasrallah, a due giorni dall’atteso rinnovo del mandato annuale della missione Onu nel sud del Libano (Unifil) tramite una risoluzione ad hoc del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Formata nel 1978 e dal 2000 schierata a nord della Linea Blu di demarcazione tra Libano e Israele, Unifil si muove nella sua area di responsabilità coordinandosi sempre con l’esercito libanese, riferiscono all’ANSA i vertici di Unifil. Hezbollah, che controlla di fatto ampie zone del sud del Libano, ha però accusato il governo libanese di aver commesso “un errore” l’anno scorso, in sede di discussione al Palazzo di Vetro, quando era stata approvata una risoluzione, per il rinnovo del mandato di Unifil, contenente un articolo controverso. Si tratta dell’articolo n. 16 in cui si afferma, tra l’altro, che la forza Onu può svolgere operazioni “in maniera indipendente” e “senza ottenere l’autorizzazione dell’esercito” libanese.

“Ora il governo libanese sta lavorando per rimediare all’errore dell’anno scorso”, ha detto il leader di Hezbollah, i cui ministri fanno parte dell’attuale governo dimissionario guidato dal premier Najib Miqati. “Gli americani – ha aggiunto Nasrallah – vogliono che Unifil lavori per Israele, che sia una spia sul libro paga degli israeliani… e una forza straniera che si muove in Libano senza accordo con l’esercito è un attacco alla nostra sovranità”, ha aggiunto. “La gente del sud non permetterà che venga presa questa decisione”, ha detto Nasrallah, minacciando implicitamente di far mobilitare la piazza filo-Hezbollah in caso il testo della nuova risoluzione Onu contenga ancora il testo dell’articolo n. 16.

Fonte: ANSA Beirut

Foto: Difesa

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here