L’intesa consentirà di fornire supporto alle popolazioni più svantaggiate nei teatri operativi in cui operano le Forze armate
Supportare le popolazioni più povere attraverso la distribuzione di materiale umanitario nelle aree di crisi dove sono impegnati i militari italiani in operazioni emissioni all’estero, per preservare la pace e rafforzare la stabilità interna e la sicurezza internazionale. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione firmato nei giorni scorsi tra il Comando operativo di vertice interforze (Covi) e l’Associazione Rotary International Distretto 2071.
A suggellare l’intesa, il comandante del Covi, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo e il governatore del Rotary International Distretto 2071 Regione Toscana, dottor Nello Mari, accompagnato dall’avvocato Paolo Gentile in rappresentanza dei circa 3.500 soci. La cerimonia di ratifica si è svolta presso la sala “Baracca” del Covi, alla presenza di personale interforze del comando.
L’accordo, che avrà una durata triennale, si inserisce nell’ambito delle attività di cooperazione civile-militare pianificate dal Covi a sostegno dei territori più bisognosi e sancisce un rapporto di intensa collaborazione con il Rotary, che si impegnerà a fornire attrezzature e materiale assistenziale a Istituzioni, enti pubblici e associazioni umanitarie.
I primi materiali sanitari stanno per essere trasportati in Niger, per essere poi donati a diverse strutture ospedaliere della capitale Niamey.
“Grazie al lavoro sinergico tra Covi e Rotary – ha detto il generale Figliuolo – potremo permetterci di esportare fuori dei nostri confini non soltanto beni materiali, ma anche quei valori caratteristici del nostro dna e del nostro essere italiani. Valori che ci impongono eticamente di aiutare, anche nel nostro piccolo e nei limiti delle nostre disponibilità, chi è più in difficoltà di noi”.
“Con grande orgoglio sottoscrivo questo accordo – ha dichiarato il dottor Mari – perché oggi più che mai ho preso atto che la stima e la fiducia delle nostre Forze armate nei confronti del Rotary è più che mai viva”.
L’intesa conferma l’orientamento delle Forze armate italiane a ricercare e finalizzare forme di collaborazione con le diverse realtà non militari del Paese, condividendo strumenti, materiali e valori come altruismo, generosità e aiuto verso il prossimo.