Donne e Uomini della Difesa,
la Repubblica italiana è nata grazie al referendum istituzionale che chiese agli italiani di scegliere liberamente, per la prima volta a suffragio universale, tra Repubblica e Monarchia, il 2 giugno del 1946, e grazie al prezioso e straordinario lavoro dei nostri padri costituenti nell’Assemblea costituente che scrissero e redassero un vero capolavoro, la Costituzione italiana, di cui dobbiamo sempre andare fieri e orgogliosi. E così la nostra bella e gloriosa Repubblica compie oggi 77 anni di storia.
Gli episodi della vita e della storia repubblicana da ripercorrere sarebbero dunque molti e la brevità di un messaggio, com’è ovvio, non lo consente; vorrei però citarne uno: l’ultimo, doloroso e commovente al contempo.
Nei giorni che hanno preceduto questa Festa, l’attenzione degli italiani è stata infatti catturata da immagini, purtroppo, drammatiche: quelle della terribile alluvione che ha colpito e devastato molte zone dell’Emilia Romagna.
L’alluvione la cito, a distanza di due settimane dall’inizio della calamità, perché în quelle immagini di centri urbani allagati, di lutti, di fango, di natura in rivolta, di disperazione, ma anche di solidarietà, di amore, di voglia di ricominciare, di soccorritori giunti da ogni angolo d’Italia, di giovani e meno giovani intenti a ripulire, di gente che si rimbocca le maniche per ritornare, con ostinazione e coraggio, alla normalità, ho visto la Repubblica nella sua dimensione più pura e più concreta: quella di comunità, di comunità solidale che affratella e unisce tutti i suoi cittadini.
Ho visto la Repubblica “di tutti”, ma soprattutto la Repubblica “per tutti”: quella che rende l’Italia un autentico “patrimonio di valori”, come recita il tema della cerimonia di quest’anno, perché l’Italia siamo noi, con i nostri valori e la nostra storia.
In molte delle immagini che ho evocato erano presenti, naturalmente, le Forze armate, che sono parte, da sempre, di questo spirito repubblicano e che, da sempre, gli conferiscono la dignità dell’azione, la rapidità dell’intervento, la certezza della sicurezza a difesa dei cittadini.
L’Esercito, la Marina, l’Aeronautica, i Carabinieri sono stati infatti istituiti per garantire il bene supremo della libertà – compito già di per sé alto e impegnativo – ma non si limitano a questo: coltivano un bene altrettanto prezioso, quello della fraternità.
Un bene in assenza del quale la libertà diventa solo un vuoto esercizio di parole, senza il quale i benefici dello sviluppo, favoriti proprio dalla libertà, non coinvolgono tutti, com’è invece giusto e doveroso.
Anche questo è lo spirito repubblicano: uno spirito di collaborazione, di eguaglianza, di generosità, che l’Italia difende e che proietta ovunque sia chiamata a intervenire nel mondo, come un riflesso luminoso della propria identità, della propria bellezza.
In 77 anni di storia molte cose accadono, altrettante cambiano. Credo, però, che questo spirito sia destinato a non cambiare e a vivere, nei secoli, finché vivrà l’Italia. Sentivo il dovere e l’orgoglio di ricordarlo.
Buona Festa della Repubblica a tutti Noi!
Viva l’Italia! On. Guido Crosetto