di Carmelo Abisso

Sotto una pioggia insistente che continua a flagellare la regione, si è svolta oggi nel Palazzo Ducale di Modena la tradizionale cerimonia del “Mak π 100″ degli allievi ufficiali del 203° corso “Lealtà” dell’Accademia militare, alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino. L’evento segna i cento giorni mancanti alla promozione al grado di sottotenente dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.

Alla cerimonia erano presenti il comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carlo Lamanna, il comandante dell’Accademia, generale di divisione Davide Scalabrin e tra le autorità locali il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il vice prefetto vicario Pinuccia Niglio, il sindaco di Formigine Maria Costi, in rappresentanza del presidente della Provincia e il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro.

L’evento non si è tenuto al Parco Novi Sad ma all’interno del Palazzo Ducale “in segno di solidale cordoglio ai familiari delle persone scomparse e di vicinanza a tutta la popolazione duramente colpita da questa violenta alluvione”. Nel suo intervento il generale Serino ha innanzitutto ricordato le vittime e i danni causati dall’emergenza maltempo che ha gravemente colpito l’Emilia Romagna, il contributo dell’Esercito, da sempre al fianco dei cittadini, e la forma “privata” di questo Mak π 100. Ha sottolineato poi come da quest’anno i futuri sottotenenti non lasceranno l’Accademia ma conseguiranno a Modena la laurea triennale in Scienze Strategiche favorendo così la continuità didattica, e ha evidenziato: “Voi sarete da subito protagonisti della vita dell’Esercito. Dovrete esercitare su voi stessi una forte e rigorosa autodisciplina perché sarete il primo esempio per i giovani che entrano in Accademia. Questa è una responsabilità importante che l’Esercito vi affida – concludendo – ma da esempio già lo siete, avendo anteposto, oggi, al bene e all’interesse personale qualcosa di più grande di noi: l’Italia!”.

A causa del momento emergenziale in Emilia Romagna e Marche, il tradizionale ballo delle debuttanti previsto per la serata sarà sostituito da un momento di incontro tra l’Accademia e i familiari affluiti per l’occasione.

La celebrazione del “Mak π 100″ è una tradizione che risale al 1840. Gli allievi più anziani cedono a quelli più giovani la stecca accademica, riproduzione in grande scala di un piccolo attrezzo in legno, con una scanalatura centrale, che veniva usato, un tempo, per lucidare i bottoni metallici della giubba dell’uniforme senza sporcarne il tessuto.​

​La cerimonia è continuata con la consegna dei premi agli ufficiali particolarmente meritevoli del 202° corso “Onore”, distintisi nelle discipline universitarie, militari e nelle attività ginnico-sportive, nel biennio accademico 2020-2022.​

 

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