L’Unione europea e la Nato hanno firmato il 10 gennaio una dichiarazione congiunta per sancire la loro cooperazione sulle sfide alla sicurezza, agli interessi e i valori della comunità euroatlantica. La Russia “è la più grave minaccia” dice il testo firmato da Jens Stoltenberg, Charles Michel e Ursula von der Leyen (nella foto), che hanno ribadito il pieno sostegno all’Ucraina. Il revanscismo militarista di Vladimir Putin non è la sola minaccia.
“Attori autoritari sfidano i nostri interessi, valori e principi democratici usando molteplici strumenti: politici, economici, tecnologici militari”, dice la dichiarazione Nato-Ue: “La crescente aggressività e le politiche della Cina presentano sfide che dobbiamo affrontare”. Ai confini dell’Europa, i conflitti e l’instabilità “minano la nostra sicurezza e forniscono terreno fertile per i concorrenti strategici, così come per gruppi terroristi, per conquistare influenza, destabilizzare le società e porre una minaccia alla nostra sicurezza”.
Secondo la Nato e l’Ue, questa è una “congiuntura chiave” e il legame transatlantico è importante “più che mai”. La dichiarazione è un utile riconoscimento della realtà geopolitica, ma ricorda anche che gli Stati Uniti continuano a essere il perno della sicurezza europea. “La Nato rimane il fondamento della difesa collettiva dei suoi alleati ed essenziale per la sicurezza euroatlantica” dice il testo. I concetti di “Europa della Difesa”, “autonomia strategica” e “sovranità europea” tanto cari a Emmanuel Macron, sono più facili a dirsi che a farsi.
Senza l’America, l’Ue non sarebbe stata in grado di fornire all’Ucraina le armi di cui ha bisogno per difendersi. In caso di attacco russo, probabilmente non sarebbe nemmeno in grado di difendersi da sola. L’Europa della Difesa può essere costruita in alleanza con gli Stati Uniti, per permettere loro di concentrarsi sulla sfida posta dalla Cina. Ma una “sovranità europea” in contrapposizione con l’America non ha senso.
Fonte: Il Foglio