Al termine di un viaggio iniziato il 29 settembre scorso a Roma con la resa degli onori da parte del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, la bandiera di guerra dell’87° reggimento fanteria è stata consegnata oggi al reparto comando e supporti tattici della Brigata aeromobile “Friuli”, da oggi denominato 87° reparto comando e supporti tattici “Friuli”.

L’Esercito, nel segno della continuità e in virtù del legame ideale che lega i Soldati di oggi agli Eroi del passato, ha deciso di assegnare a tredici reparti comando e supporti tattici le insegne e la denominazione di unità, soppresse nel corso dei vari provvedimenti di riordino della Forza armata, che hanno scritto pagine gloriose della storia militare italiana.

Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili e militari locali. «Tra tutti i simboli istituzionali di un reparto, la bandiera di guerra è il più importante!» – ha detto il comandante della Brigata aeromobile “Friuli”, generale di brigata Massimiliano Belladonna«Essa rappresenta la storia e le tradizioni dell’unità, è custode dei valori fondanti la nostra Patria, testimone del sacrificio e dell’onore dei nostri Caduti, fonte inesauribile delle più elevate virtù militari a cui ispirare il nostro diuturno agire. Talmente speciale, che ogni soldato deve essere pronto anche all’estremo sacrificio per difenderla”.

L’87° reggimento fanteria “Friuli” venne costituito a Milano l’1 novembre 1884 e inquadrato con l’88° reggimento nella Brigata “Friuli”. Già nell’anno successivo alla sua costituzione, personale del reparto prese parte alla campagna di Eritrea per essere poi mobilitato in occasione della guerra di Libia (1911-1912). Nel corso della Prima Guerra Mondiale, il reggimento partecipò alle operazioni italiane presso Monfalcone, Monte Mosciagh, Conca di Plezzo e Val Lagarina. Sciolto il 15 novembre 1926, venne ricostituito il 9 marzo 1937 ad Arezzo per poi assumere le funzioni di reggimento scuola per allievi ufficiali di complemento di fanteria (Auc). Dal 15 settembre 1939, venne assegnato alla 20a Divisione di Fanteria “Friuli” unitamente ai reggimenti 88° fanteria e 35° artiglieria. Nei primi mesi del 1940, cedette le funzioni di ente addestrativo alla Scuola Auc di fanteria costituita Arezzo e, all’inizio delle ostilità il 10 giugno successivo, prese parte alle operazioni sul fronte alpino occidentale. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, partecipò alla guerra di Liberazione. Trasferitosi prima in Sardegna e successivamente in Puglia, verso la fine del 1944 il reparto entrò a far parte del Gruppo di Combattimento “Friuli”, partecipando alla liberazione di Bologna. Il 30 novembre 1958 il reggimento venne sciolto. A seguito della ristrutturazione dell’Esercito nel 1975, venne costituito a Pistoia l’87° battaglione fanteria motorizzato “Senio”. Alla nuova unità, inquadrata nella Brigata motorizzata “Friuli”, vennero affidate la Bandiera di Guerra e le tradizioni dell’87° reggimento. Sciolto il 31 gennaio 1991, dal successivo 6 marzo la bandiera di guerra venne custodita presso la Sala delle Bandiere del Sacrario del Vittoriano.

La bandiera di guerra è decorata di un Ordine militare d’Italia ed una medaglia d’argento al valor militare. Accompagna sempre un reparto militare sia in tempo di pace sia in combattimento. È il simbolo dell’onore dell’unità militare che lo custodisce e rappresenta le sue tradizioni, la sua storia e il ricordo dei suoi Caduti.

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