Quando pensiamo alle più grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale, ce ne sono alcune che probabilmente ricorderemo, come la battaglia di Stalingrado, l’attacco a Pearl Harbor o l’operazione Overlord. Per Angela Arnone, invece, è la battaglia avvenuta nel “Bloody December” del 1943, la Battaglia di Ortona (nella foto, in alto), in Italia, che incombe nella sua mente.

“Ortona è stata la battaglia più sanguinosa, frustrante e deprimente per l’esercito canadese”, ha detto durante un evento a Niagara-on-the-Lake il 24 giugno, tenuto per celebrare il recente premio attribuito alla signora Arnone dal governo canadese per il suo enorme lavoro per conservare la memoria di questo capitolo della storia della guerra.

Residente a Ortona da 35 anni, ha trascorso oltre 25 anni a ricercare come il Royal Canadian Regiment abbia aiutato a liberare la città costiera dai soldati nazisti tedeschi, descrivendo in dettaglio i resoconti di prima mano dei veterani canadesi con cui ha parlato nel corso degli anni.

“È stato un grande onore aver conosciuto questi bravi e valorosi soldati, essere stata un loro amico – ha detto Arnone – È alla guida degli sforzi per riconoscere i contributi di quei soldati alla guerra, che ho contribuito alla realizzazione del Museo della Battaglia di Ortona, fondato dall’avvocato Remo di Martino”. L’anno scorso ha ricevuto la Canadian Meritorious Service Medal (nella foto, in basso) per il suo lavoro. Arnone è stata in Canada lo scorso giugno per ricevere un riconoscimento formale per il suo premio a Ottawa, e ha visitato Niagara-on-the-Lake per condividere le storie dei veterani della guerra a Inniskillin Wines.

La battaglia di Ortona faceva parte della campagna biennale italiana della Seconda Guerra Mondiale, iniziata con lo sbarco in Sicilia il 9 luglio 1943 da parte delle forze alleate, e terminata con la resa delle forze armate tedesche nel maggio 1945. Più di 93.000 canadesi presero parte alla campagna d’Italia e guidarono la battaglia di Ortona dal 20 al 28 dicembre 1943. La battaglia era nota per i suoi aspri scontri corpo a corpo, condotti in mezzo alla città fatiscente, contro un nemico particolarmente abile difesa. Oltre 500 soldati furono uccisi nella battaglia.

“Senza il contributo della signora Arnone, gran parte di quella storia, quella storia canadese, andrebbe perduta”, ha detto Adrian Prayser, ex comandante del Royal Canadian Regiment.

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