Nei giorni scorsi si è conclusa la “Golfo 21”, attività addestrativa condotta da assetti del reggimento lagunari “Serenissima” dell’Esercito, nella laguna di Venezia, finalizzata ad addestrare il personale nella gestione di situazioni emergenziali e di crisi. Nello specifico, è stata simulata l’evacuazione di personale civile da un paese interessato da una situazione di instabilità e di violenze sociali, tali da minacciare la sicurezza e l’incolumità di connazionali presenti.
Il Comando Forze operative nord dell’Esercito, al fine di verificare il conseguimento degli obiettivi richiesti in termini di prontezza operativa, adattabilità ed efficacia di impiego, ha voluto testare l’unità attraverso un’attività esercitativa caratterizzata da un elevato livello di aderenza alla realtà di impiego e da un crescente grado di complessità.
L’attività, svolta nel pieno rispetto delle normative ambientali e in ottemperanza delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19, aveva l’obiettivo di verificare, secondo standard predefiniti, il mantenimento della capacità d’intervento in complesse situazioni, quali sono le Neo (Non combatant evacuation operation), nell’ambito delle attività di approntamento dell’unità, quale forza ad elevata prontezza operativa, per l’esigenza Joint rapid response forces (Jrrfs).
Le moderne operazioni militari, infatti, richiedono sempre più spesso alle Forze armate di operare in modo integrato e rapido al mantenimento del quadro di sicurezza internazionale, attraverso l’impiego di tali assetti specialistici. Il reggimento lagunari “Serenissima”, unico reparto di fanteria a connotazione anfibia, è la pedina di manovra della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, force provider della componente Esercito della Capacità nazionale di proiezione dal mare (Cnpm).