Celebrare il Milite Ignoto significa diventare tutti padri, madri, fratelli e sorelle di quei militari che riposano nei nostri Sacrari e di cui ancora non conosciamo il nome”.

Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ieri a Bari per la presentazione del francobollo celebrativo del Centenario del Milite Ignoto. Francobollo, presentato nel corso di un evento che si è svolto al Teatro Petruzzelli, che rappresenta il Vittoriano, luogo che custodisce il Sacello del Milite Ignoto.

Celebrare il Milite ignoto” ha aggiunto “significa ricordare, interrogare le nostre coscienze e, nel contempo, conoscere la storia del nostro Paese. Conoscere come si è formato il nostro sentimento di unità nazionale, quali passi il Paese ha dovuto compiere, quali battaglie ha dovuto combattere, quali sofferenze ha dovuto patire, quali speranze ha saputo condividere”.

Richiamando le celebrazioni compiute cento anni fa, nel 1921, culminate con la traslazione del feretro del Milite Ignoto al Vittoriano, il ministro Guerini ne ha sottolineato l’importanza quale momento di grande unificazione del Paese ancora provato dalla guerra.

Una guerra mondiale per la platea dei Paesi coinvolti, che entrò nelle comunità civili, devastò territori. Ecco, quel Paese così prostrato, pur vittorioso, è un Paese che nella celebrazione del Milite Ignoto cent’anni fa trovò un momento di grande unificazione” ha aggiunto.

La cerimonia, aperta dal concerto della fanfara dell’Aeronautica Militare di Bari, ha ospitato un dibattito sulla figura del Milite Ignoto al quale sono intervenuti il vice ministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin, il sindaco di Bari Antonio De Caro, Matteo Taglienti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Fabio Gregori delle Poste Italiane, il generale Gualtiero Mario De Cicco, commissario generale per le onoranze ai caduti e il cavaliere Lamberto Rosa dell’Associazione Fortemaso che ha promosso il concorso “Un francobollo per il Centenario del Milite ignoto” al quale hanno preso parte gli studenti dei licei della provincia di Vicenza. Nella veste di moderatore, Antonio Felice Uricchio dell’Università degli Studi di Bari.

Presenti inoltre, autorità civili e militari, studenti delle scuole di secondo grado di Bari. Agli studenti, il ministro ha rivolto l’invito a coltivare la memoria per costruire il futuro. Coltivare la memoria non significa custodire lo scrigno che contiene le ceneri, ma alimentare il fuoco che ci riscalda e ci consente di guardare avanti con speranza, con ottimismo e volontà di farcela il nostro futuro” ha detto.

Il ministro Guerini e il vice ministro Pichetto Fratin hanno quindi proceduto all’annullo filatelico. Precedentemente, il ministro Guerini si era recato al Sacrario militare dei caduti d’oltremare per deporre una corona d’alloro omaggio a tutti i caduti.

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