«Le forze armate non devono fare campagna elettorale, devono difendere la patria». La ministra francese della Difesa, Florence Parly (nella foto) ricordando gli obblighi militari di «neutralità e lealtà», ha annunciato sanzioni per i firmatari della lettera aperta promossa dal capitano in pensione Jean Pierre Fabre-Bernadac, animatore del blog Place d’Armes. Il documento, che evoca la «guerra civile» è stata pubblicato dal mensile della destra radicale Valeurs Actuelles, ed è stata subito sostenuta da Marine Le Pen, che ha invitato i firmatari a partecipare alla sua campagna elettorale.

Il documento denuncia la «disintegrazione» della Francia a opera di una cultura che «attraverso un certo antirazzismo» vorrebbe distruggere il paese. L’islamismo e le «orde delle banlieu» distaccherebbero «molte parti della nazione», mentre le forze dell’ordine colpiscono i gilets jaunes che «esprimono la loro disperazione» (e gli infiltrati nelle loro manifestazioni «non fanno che applicare le direttive, a volte contraddittorie, di voi governanti»). Se non si farà nulla, continua la lettera, si provocherà «un’esplosione e l’intervento dei nostri commilitoni attivi in una missione pericolosa di protezione dei nostri valori di civiltà e di salvaguardia dei nostri compatrioti sul territorio nazionale».

La lettera è stata firmata da 20 ex generali in secondo servizio, l’anticamera della pensione che impone il rispetto degli obblighi di lealtà ed espone al rischio di radiazione, da 110 ufficiali e un totale di 980 militari il primo firmatario è Christian Piquemal, radiato dall’esercito per aver partecipato a una manifestazione estremista (e vietata). In risposta a Marine Le Pen, il blog Place d’Armes ha respinto l’invito a sostenerla, accusandola di «ignoranza totale del mondo militare». Ha anche avvertito che «lotta è appena iniziata, non cederemo fino a quando non raggiungeremo il nostro scopo: salvare il paese dalla distruzione».

Fonte: Il Sole 24 Ore

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here