Nella città militare della Cecchignola, presso il Comando dei Supporti Logistici, si è svolta il 25 novembre la Conferenza Esercito 2020 dal titolo “Operiamo nel presente e costruiamo insieme il futuro”.
Il convegno, organizzato dal III Reparto Pianificazione Generale e Finanziaria (RPGF) dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME) e trasmesso in diretta streaming, in osservanza delle disposizioni emanate dal Governo con l’ultimo DPCM in materia di contenimento della diffusione del virus CoVid-19, ha visto la presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina che ha assistito a tutta la durata dei lavori.
Hanno partecipato, collegati in videoconferenza: ex Capi di Stato Maggiore dell’Esercito; Comandanti e rappresentanti di Comandi di Vertice della Forza Armata; personale militare e civile in servizio e in quiescenza; rappresentanti del Consiglio Centrale di Rappresentanza Esercito; frequentatori degli Istituti di formazione dell’Esercito. Era presente il Presidente del Centro Studi Esercito, generale di corpo d’armata Enzo Stefanini.
Nel corso del suo intervento inziale, il generale Farina ha voluto ricordare come nell’attuale situazione contingente, segnata dalla pandemia, l’Esercito è impegnato, con ogni risorsa disponibile, per supportare i cittadini e le Istituzioni. “Dall’inizio del lockdown a oggi”, ha detto il Capo di SME, “non ci siamo mai fermati ma abbiamo continuato a investire risorse e a sviluppare attività propedeutiche per incrementare le capacità volte a fronteggiare questa minaccia. Tutto ciò continuando a garantire la piena operatività della Forza armata nei teatri operativi, operazione “Strade Sicure” e unità ad alta prontezza. L’Esercito, che opera nel presente, deve però continuare a guardare avanti e lo fa anche tramite eventi come quello di oggi, sempre grazie all’incredibile dedizione di tutti i nostri uomini e donne”.
Il generale Farina ha dato inizio ai lavori odierni invitando ciascun convenuto a chiedersi: Come vorrei la mia Forza armata del futuro? “La mia risposta personale”, ha detto il Capo di SME, “è fare in modo che l’Esercito sia sempre un’Istituzione pronta, capace, efficiente, coesa, basata sull’elemento umano e supportata da moderni sistemi e tecnologie, pilastro cardine del sistema di difesa per la sicurezza interna ed esterna del Paese. Per far ciò, l’Esercito deve continuare a guardare avanti, nel segno dell’innovazione, mantenendo però inalterata l’operatività dello strumento, quale fattore indispensabile per far sì che la nostra Forza armata possa restare al passo delle sfide che la attendono”. Il generale Farina ha inoltre ricordato che le sfide del domani saranno diverse da quelle che stiamo combattendo oggi e che la diversificazione degli stessi impegni operativi nella storia recente delle nostre Forze armate ne sono una prova concreta.
“L’obiettivo a cui dobbiamo tendere consisterà nella capacità di operare in ottica “multi-dominio”. In altre parole dovremo saper convogliare l’impiego di assetti strategici, operativi e tattici per condurre attività militari al fine di controllare la velocità di attacco, l’iniziativa e la conduzione dell’azione con il tempo che l’ambiente complesso, “multi-dominio” impone.
“Siamo sulla buona strada per rinnovare e ammodernare lo strumento, per colmare il gap tecnologico accumulato negli anni”. “Tutto questo dobbiamo perseguirlo con determinazione e impellenza. Oggi è l’ora giusta per cambiare e guardare avanti. THE TIME IS NOW!”. In tale ottica è stato lanciato il concept paper di una task force “multi-dominio” da sviluppare su 3 direttrici: dottrinale, organizzativa, capacitiva. Questo sarà un importantissimo obiettivo che si inserisce nel quadro dell’evoluzione per far fronte ai futuri scenari e al futuro ambiente operativo.
Nei diversi panel della conferenza, moderata dal generale di brigata Oreste Casella, Vice Capo del III RPGF, sono stati esaminati i principali provvedimenti sino a oggi avviati nell’ambito delle “5 sfide” individuate dal Capo di SME. Nell’ambito della linea di indirizzo riguardante il personale, si guarda molto alla comunicazione e allo sviluppo professionale, in quanto strumenti centrali utili a rafforzare il senso etico e morale del personale, garantire stabilità nei rapporti tra i comandanti e i dipendenti, tutelare il benessere dei militari e delle loro famiglie, fornire comunicazioni su pianificazione di impiego e trasferimenti; diffondere la “cultura militare” tra i giovani.
Per quanto riguarda l’organizzazione, la Forza armata continua a perseguire gli obiettivi di potenziamento delle capacità operative, integrazione Joint, razionalizzazione, semplificazione dei processi decisionali, di ottimizzazione del servizio di sanità militare e di potenziamento delle capacità di cyber defense, digitali di comando e controllo, dell’area logistica.
Sull’addestramento e le operazioni, l’attenzione è posta sullo sviluppo della capacità warfighting delle unità, tanto nelle esercitazioni nazionali quanto internazionali. Sull’argomento è stata sottolineata l’importanza di prevedere un rafforzamento del ricorso alla simulazione, un incremento delle attività esercitative (live a livello Brigata), in cooperazione con altri Paesi, un rafforzamento del ruolo del Comfoter Coe e del Nato Rapid Deloyable Corps (Nrdc).
Relativamente alle capacità e ai sistemi d’arma, l’Esercito intende colmare il gap tecnologico con le altre Forze armate, dotandosi di sistemi e piattaforme avanzate e tecnologicamente adeguate ai moderni scenari di impiego. In tale ottica sono stati avviati progetti sull’ammodernamento del Carro “Ariete” e prosegue l’acquisizione di VTLM 2 “Lince”, VBM “Freccia”, Centauro2, di elicotteri LUH (Light Utility Helicopter), del Nuovo Elicottero Esplorazione e Scorta (NEES), di stazioni radio TBT/TACSAT e HF, di piattaforme Micro/Mini APR, Counter UAS e sistemi di Cyber Defense.
Nell’area infrastrutturale molti passi in avanti sono stati compiuti con la costituzione dei cosiddetti “Mini ROGI”, i quali, inseriti nei Reggimenti Genio, sono impiegati nei lavori di costruzione o ristrutturazione di caserme e alloggi destinati alle famiglie o al personale in servizio. Nell’ambito di questi interventi si inseriscono i progetti “Caserme Verdi” e “M.I.R.R.A.L” (Moduli Infrastrutturali per la Rapida Realizzazione di Alloggi e Ambienti di Lavoro), volti alla realizzazione di basi all’avanguardia, efficienti, funzionali, in linea con i più evoluti standard qualitativi, a ridotta impronta ecologia (nearly zero energy building) ed elevate prestazioni energetiche.
Nella parte finale del convegno si sono alternati, in qualità di conferenzieri, rappresentanti provenienti da Alti Comandi e Comandi di Vertice che hanno proposto e condiviso competenze e lezioni apprese su diversi argomenti di attuale interesse militare. A seguire, il generale Stefanini, Presidente del CSE, ha illustrato brevemente quali sono gli studi attualmente condotti presso il Centro, che saranno presto messi a disposizione dello SME. Tra questi, a titolo di esempio, la “Cultura Organizzativa Militare” e lo “Studio sulla tipologia delle Forze Terrestri”, che verrà presentato nel febbraio 2021.
Il generale Farina ha concluso i lavori della Conferenza ringraziando tutto il personale che ha contribuito alla realizzazione di questo evento, che rappresenta un fondamentale passo in avanti per far conoscere a tutti gli obiettivi che si intende conseguire, per costruire lo strumento terrestre di domani. “Ritengo che tanto sia stato fatto, con lo sforzo di tutti, e di questo pubblicamente vi ringrazio e vi rendo merito”, ha detto il Capo di SME, “ma dobbiamo continuare a guardare sempre avanti, capitalizzando gli sforzi fatti finora ma profondendo uno sforzo corale volto a preparare lo strumento terrestre per poter vincere le sfide del domani per la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini. In ciò, i valori fondanti dell’Esercito – la devozione all’Italia, la fedeltà alle Istituzioni, il coraggio, la generosità d’animo – costituiscono il nostro faro e il patrimonio indelebile del nostro agire”.
Fonte: Esercito