“Comandare significa servire nel senso più alto del termine. Noi siamo un’unica schiera, come recita il motto dell’Accademia: Una Acies”
di Carmelo Abisso
Nel cortile d’onore dell’Accademia militare a Modena, alla presenza del comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, ha avuto luogo oggi il giuramento solenne del 201° corso “Esempio, composto da 211 allievi ufficiali, dei quali 197 italiani e 14 stranieri, provenienti da tredici paesi diversi. La presenza femminile è di 39 allievi.
A premessa dell’evento, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri sono intervenuti in video collegamento da Roma per sottolineare l’importanza del giuramento solenne. Il generale Farina, nel portare il saluto del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, ha esortato i futuri quadri dirigenziali della Forza armata: “Siate consapevoli dell’importantissima fase di formazione che state vivendo oggi come allievi per prepararvi al domani di comandanti di uomini e donne. Essere comandanti vuol dire servire il vostro personale con l’impegno continuo, la competenza e l’altruismo, promuovendo la partecipazione e la coesione del reparto in cui opererete. Per essere all’altezza di questi compiti dovrete, oggi e sempre, dedicare tutte le vostre energie fisiche, intellettuali e valoriali. Per far questo, dovrete credere fermamente nei valori fondanti dell’Esercito, tra cui l’impegno, il sacrificio, il coraggio, la generosità e l’Esempio che è anche il nome del vostro corso. La promessa solenne di fedeltà alla Repubblica e l’osservanza della Costituzione – ha concluso il capo di SME – sarà la strada maestra per il vostro cammino, l’impegno a credere in questi valori che hanno da sempre contraddistinto gli appartenenti all’Esercito”
Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Rodolfo Sganga, comandante dell’Accademia, ha letto la formula del giuramento, alla quale gli allievi hanno risposto all’unisono “lo giuro!”. Quest’impegno solenne, assunto al cospetto della bandiera d’istituto, ha sancito l’ingresso dei cadetti a pieno titolo nell’Esercito, per servire l’Italia, le istituzioni e i cittadini da soldati.
Il generale Camporeale rivolgendosi agli allievi ufficiali del 201° corso ha detto: “L’Accademia militare vi sta formando al severo culto del dovere, unica via per forgiare intere generazioni di cittadini e comandanti di prim’ordine. Un’antica e gloriosa tradizione di impegno e dedizione che voi siete oggi chiamati a perpetuare, servendo in due istituzioni, l’Esercito e l’Arma dei Carabinieri, che nei secoli sono sempre state in grado di confermarsi quale saldo e insostituibile punto di riferimento per la nazione.”
Alla cerimonia, condotta in forma ridotta, e nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto ed il contenimento da Covid-19, hanno inoltre presenziato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il prefetto Pierluigi Faloni e il rettore Carlo Adolfo Porro. Madrina del corso la medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din.
L’evento è stato trasmesso in diretta streaming, sulle piattaforme social dell’Esercito, per consentire a parenti e amici, impossibilitati a partecipare, di condividere con i propri cari un atto così importante nella vita di un soldato.
Quella di Modena è l’Accademia più antica d’Europa ed è collocata all’interno del palazzo ducale, dove numerose generazioni di ufficiali e di illustri esponenti della società italiana, sono stati formati secondo i profondi valori alla base delle istituzioni dello Stato: esempio, abnegazione, dignità, fedeltà, fermezza, onore.