Nel cortile d’onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare, si è svolta ieri la cerimonia di consegna dei gradi agli allievi ufficiali qualificati del 201° corso “Esempio”.

Per la prima volta nella storia dell’Istituto di formazione dell’Esercito, il grado più elevato e ambito, quello di caposcelto di reggimento, è stato assegnato a un allievo ufficiale donna del corso di laurea in medicina e chirurgia.

Esattamente vent’anni dopo l’ingresso in Accademia Militare delle prime donne, un allievo ufficiale di sesso femminile raggiunge la vetta della graduatoria di merito al termine del primo anno di formazione. Inoltre, la cerimonia di ieri ha evidenziato un ulteriore elemento di novità nella storia della più antica Accademia Militare al mondo, ovvero il maggior numero di allievi ufficiali di sesso femminile a cui è stato attribuito il grado di qualificato nell’ambito di uno stesso corso, con ben nove allievi ufficiali donne insignite del riconoscimento: un caposcelto di reggimento, due caposcelti, tre scelti e tre istruttori.

Nel suo intervento il generale di brigata Rodolfo Sganga, comandante dell’Accademia Militare, ha sottolineato come “gli allievi più meritevoli si sono guadagnati un segno di distinzione che, come pure i gradi da ufficiale che vestirete da qui a un anno, rappresentano l’impegno ad assumersi maggiori responsabilità. Oggi, a vent’anni dal primo ingresso del personale femminile in Accademia con il 182° corso “Onore”, abbiamo il primo caposcelto di reggimento donna nella storia dell’Accademia Militare e anche il più alto numero di qualificati di sesso femminile”. “Questo è un dato importante – ha aggiunto il comandante – a dimostrazione che l’impegno, la perseveranza, il sacrificio, la volontà e la chiarezza di obiettivi premiano il merito e non riconoscono sesso e provenienza geografica”.

Il risultato conseguito dagli allievi qualificati donne del 201° corso “Esempio” è di particolare rilevanza dal momento che, nel giro di pochi anni, si troveranno in posizioni di comando e responsabilità con identiche opportunità di sviluppo di carriera dei colleghi uomini e con gli stessi oneri e onori che il “mestiere delle armi” presenta e offre a chi decide di intraprendere questa vita.

Fonte: Esercito

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