Ricordati i cinquantaquattro connazionali che hanno perso la vita nella missione in Afghanistan
Il contingente italiano del Train Advise Assist Command West (Taac-w), attualmente a guida 132^ Brigata corazzata “Ariete”, ha ricordato in questi giorni presso Camp Arena, con la celebrazione di una santa messa, tutti i caduti della missione in Afghanistan.
La commemorazione, officiata dal cappellano militare del contingente, don Giuseppe Ganciu, si è svolta in osservanza alle norme sul distanziamento sociale imposte dall’emergenza covid-19 e vi ha preso parte anche personale delle altre nazioni rappresentate nel Taac-w, in segno di vicinanza ai colleghi italiani.
Sono cinquantaquattro i connazionali caduti dall’avvio, nel 2003, delle operazioni militari in Afghanistan, di cui quarantasette appartenenti all’Esercito, due all’Arma dei Carabinieri, uno alla Marina, uno all’Aeronautica, oltre a tre dipendenti di altre amministrazioni dello stato.
Il comandante del Taac-w, generale di brigata Enrico Barduani, intervenuto alla funzione religiosa, nel ringraziare i presenti per la sentita partecipazione, ha voluto sottolineare l’importanza di conservare e valorizzare nel tempo il ricordo di coloro che, per l’assolvimento del proprio dovere, hanno sacrificato il loro bene più prezioso.
Il contributo italiano ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel Paese.