Nella caserma Salomone in Prato della Valle a Padova si è svolta ieri in forma ridotta la cerimonia di cambio al vertice delle Forze operative nord (Comfopnord) tra il generale di corpo d’armata Amedeo Sperotto, che ha lasciato il servizio attivo, e il generale di corpo d’armata Roberto Perretti.

Il passaggio di consegne tra i due comandanti è stato ufficializzato dal capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, alla presenza del sindaco Sergio Giordani, del prefetto Renato Franceschelli e del prorettore dell’Università Giovanna Valenzano. La cerimonia inizialmente prevista nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano è stata annullata in aderenza alle disposizioni in materia di prevenzione diramate dall’autorità prefettizia.

Il sindaco di Padova, nel ribadire l’importanza della collaborazione tra l’Esercito e la città, al termine del suo intervento ha consegnato al generale Sperotto il “Sigillo” della città in segno di perenne ricordo e amicizia.

Il generale Sperotto ha ringraziato gli uomini e le donne della Forza armata che, in 44 anni di servizio, ha visto trasformarsi ed evolvere costantemente per essere sempre aderente alle esigenze del Paese. Un Esercito che, forte dei suoi valori, continua a porre al centro del proprio essere l’individuo, le sue scelte, il suo coraggio e il suo buon senso.

“Desidero esprimere tutta la mia gratitudine alla Forza armata e all’Esercito, rappresentato dal capo di stato maggiore, per avermi consentito di dare concretezza alla mia aspirazione: quella di fare il Soldato – ha esordito nella sua allocuzione il generale Sperotto – Una professione impegnativa che conferisce dignità a chi la esercita con onore, con senso di responsabilità, con onestà intellettuale, con impegno e serietà, e costante riferimento ai valori etici e morali.”

Dopo il passaggio delle consegne tra il comandante cedente ed il comandante subentrante, ha preso la parola il generale Perretti che ha salutato a sua volta le autorità presenti, civili e militari “Ringrazio in particolar modo il capo di stato maggiore dell’Esercito, Salvatore Farina, per la fiducia concessami. Al generale Sperotto, ufficiale che ammiro, le migliori fortune nel nuovo percorso che lo attende”.

Il capo di stato maggiore dell’Esercito nella sua allocuzione ha ringraziato il generale Sperotto per la professionalità, la motivazione e le capacità con cui ha svolto il suo incarico, conseguendo risultati brillanti in un comando complesso e articolato quale il Comfopnord. Il generale Farina ha evidenziato come il comandante cedente abbia contribuito fattivamente al buon funzionamento di tutto l’Esercito, grazie ad una visione ampia e innovativa, dando un forte impulso a numerose e rilevanti iniziative a diretto vantaggio dell’efficienza e operatività, svolgendo la propria azione in modo estremamente efficace sino all’ultimo minuto anche nella gestione del contributo dell’Esercito per l’emergenza a Vò Euganeo.

Il generale Sperotto in quasi due anni di comando ha coordinato, tramite la propria sala operativa attiva 24 ore su 24, le attività di approntamento e preparazione delle unità/task forces e comandi delle Brigate aeromobile, Pozzuolo del Friuli e Ariete, impegnate in operazioni in Afghanistan, nonché impegnative esercitazioni di reparti paracadutisti della Brigata Folgore, di artiglieri e corazzati in Polonia e Norvegia. Inoltre, ha gestito la bonifica da ordigni bellici, i concorsi alle Forze di Polizia nell’operazione “Strade Sicure” e gli interventi di tutti i reparti dell’Esercito in caso di gravi calamità naturali, presenti nella propria area di responsabilità. Il Comfopnord ha, in particolare, il compito di coordinare le operazioni su una vasta parte della penisola che comprende sei regioni amministrative e trentasette prefetture. Gli oltre 17 mila tra uomini e donne ogni giorno contribuiscono alla salvaguardia del territorio, a riconferma del ruolo dell’Esercito al servizio del Paese e della comunità nazionale.

Sotto la responsabilità del generale Sperotto sono stati effettuati, dal 5 luglio 2018 – giorno in cui ha assunto l’incarico – ad oggi, 1957 interventi, con 9030 ordigni bellici bonificati. L’operazione Strade Sicure, che vede l’impiego delle Forze armate per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità e del terrorismo, in concorso alle Forze dell’ordine, ha impiegato fino a 2500 militari suddivisi in quattro raggruppamenti che espletano il servizio in 80 siti sensibili dislocati in diciannove province.

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