di Carmelo Abisso
Nella caserma “De Gennaro” in Forlì si è svolta ieri la cerimonia di avvicendamento al comando del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” tra il colonnello Vito Nitti, cedente e il colonnello Pasquale Spanò, subentrante. Davanti al reggimento schierato con la bandiera di guerra, erano presenti il comandante della brigata aeromobile “Friuli”, generale di brigata Salvatore Annigliato, il sindaco di Forli Gian Luca Zattini, il prefetto Antonio Corona, il questore Lucio Aprile e il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza.
All’inizio della cerimonia sono stati consegnati alcuni riconoscimenti al personale del reggimento che si è particolarmente distinto nell’ambito dell’operazione Resolute Support in Afghanistan. Encomio solenne al sergente maggiore Andrea Lamanna, al 1° caporal maggiore Danilo Federico, al caporal maggiore Giacomo Scozzi e al caporal maggiore Giuseppe Cocuzzo per la seguente motivazione: “Nel corso dell’attività di train, advise e assist presso una base militare afghana situata nella zona nord-ovest di Herat, si trovavano coinvolti con l’intero assetto in una situazione di grave pericolo dall’azione di fuoco perpetrata da forze ostili. Con coraggio e sprezzo del pericolo ponevano tempestivamente in atto le procedure di difesa previste per salvaguardare l’incolumità di tutto il personale. La loro azione risultava decisiva per il successo delle operazioni di messa in sicurezza degli altri componenti dell’assetto, preservandoli da potenziali danni collaterali. Chiaro esempio di validissimi militari che, con il loro pregevole operato, hanno fattivamente contribuito a dare lustro e prestigio alla Forza armata e al Contingente nazionale nel delicato contesto internazionale di riferimento”. Herat (Afghanistan) 2 gennaio 2019.
Il colonnello Nitti ha lasciato il comando della prestigiosa unità dell’Esercito dopo 14 mesi di intense attività. Il reggimento, sotto la sua guida, è stato infatti impiegato sia all’estero nell’operazione Resolute Support in Afghanistan, sia sul territorio nazionale nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” in concorso alle Forze di Polizia nelle attività di controllo del territorio e nel contrasto alla criminalità. Nel discorso di saluto, il comandante uscente ha ringraziato tutto il personale militare e civile, ripercorrendo i momenti significativi vissuti alla testa dei fanti aeromobili, le intense fasi di preparazione e il successivo impiego nell’impegnativa missione in Afghanistan, dove il reggimento ha operato dal dicembre 2018 al giugno 2019. Ha inoltre rivolto un sincero ringraziamento alle autorità locali e a tutta la comunità forlivese che non hanno mai mancato di dimostrare la propria vicinanza. “Sono certo che sarete ancora una volta gli indiscussi protagonisti del futuro del Paese – ha concluso Nitti salutando gli aeromobili – e che saprete sicuramente confermare l’invidiabile livello di efficienza conseguito e l’altissima considerazione conquistata, tanto in ambito nazionale quanto in quello internazionale”. Il colonnello Nitti è destinato alla Scuola di Fanteria di Cesano dove assumerà il comando del reggimento addestrativo.
“Il mio primo pensiero alla bandiera di guerra del 66° – ha detto il generale Annigliato nel suo intervento – insieme con noi in Afghanistan. Rappresenta la nostra nazione e i valori in cui crediamo. Il reggimento ha scritto la storia a Takrouna, con gli uomini che hanno fatto la differenza e ci hanno indicato la via. La dignità di essere soldati. Il mio pensiero alle famiglie dei caduti e dei feriti, cui dobbiamo tanto, siamo sempre vicini a loro. Bisogna affrontare la vita con forza e coraggio, orgoglio e onore, siamo dei soldati, al servizio del nostro Paese. Orgogliosi perchè abbiamo una identità e siamo un punto di riferimento. Noi continuamo ad operare con umiltà, siamo persone che sanno cosa fare per compiere una missione. Bravo Vito, abbiamo condiviso momenti difficili, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto. Al colonnello Spanò, già comandante del battaglione aeromobile, le migliori fortune”.
Il colonnello Pasquale Spanò, 45 anni, sposato con due figli, ha frequentato il 175° corso dell’Accademia militare di Modena (1993-1995). Nel grado di tenente, è stato assegnato al 1° reggimento “Granatieri di Sardegna” dove ha svolto gli incarichi di comandante di plotone e vice comandante di compagnia. Dal 2000 al 2002 ha prestato servizio all’Accademia militare di Modena quale comandante di plotone allievi ufficiali e insegnante aggiunto. Promosso capitano, è stato trasferito al 5° reggimento fanteria “Aosta”, dove ha svolto l’incarico di comandante della compagnia mortai pesanti e di ufficiale addetto all’addestramento. Laureato in Scienze Politiche, ha frequentato il 133° corso di Stato Maggiore e il corso superiore di Stato Maggiore interforze presso il “Centro Superior de Estudios de la Defensa Nacional de España – Escuela Superior de las Fuerzas Armadas” in Madrid. Ha partecipato alle operazioni “Antica Babilonia” in Iraq nel 2006 e “Joint Enterprise” in Kosovo nel 2007. Nel grado di maggiore è stato assegnato all’ufficio generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito quale ufficiale addetto alla sezione di Stato Maggiore. Nel periodo luglio 2016-agosto 2017 ha comandato il 1° battaglione del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” ed è stato reimpiegato presso l’ufficio generale del Capo di SME con l’incarico di capo della 1^ sezione di SM, da dove proviene.